Un nuovo caso di Ebola in Texas è stato annunciato in queste ore dalle autorità statunitensi. La vittima sarebbe un operatore sanitario che avrebbe assistito il “paziente zero” ricoverato il 27 settembre al Texas Health Presbyterian Hospital di Dallas dopo aver presentato tutti i sintomi della febbre emorragica. L’uomo veniva dalla Liberia, una delle zone di maggior contagio.
La nuova vittima del virus, secondo la stampa locale, sarebbe risultata positiva a un test preliminare sul virus effettuato ad Austin, ma si attendono le conferme da nuovi test di Atlanta.
L’epidemia intanto ha provocato finora 4.000 morti, come ha riferito nei giorni scorsi l’Organizzazione mondiale per la Sanità dichiaradno che “la minaccia è globale e chiede una risposta globale”.
Mentre si attende un vertice straordinario dell’Unione europea a Bruxelles, il prossimo 16 ottobre, il Comitato per lo sviluppo della Banca Mondiale denuncia le perdite non solo umane, ma anche economiche a causa del virus.
Un comunicato del Comitato, diffuso al termine della sua riunione annuale a Washington, chiede “un’azione decisa e coordinata e sostegno finanziario” per i Paesi africani colpiti dall’Ebola, cioè Sierra Leone, Liberia e Guinea. D’accordo anche il Fondo monetario internazionale, il cui direttore generale Christine Lagarde ha affermato: “L’epidemia va fermata, contenuta, ma senza discriminazioni”.