Intervenendo al briefing odierno sull’andamento dei lavori sinodali, il cardinale Vincent Nichols ha risposto alle domande dei giornalisti, affermando che “con pazienza” e con un “dialogo” amichevole sarà possibile affermare un linguaggio positivo per la Chiesa, al fine di accogliere la gente, piuttosto che allontanarla con parole che hanno il sapore della condanna.
Interpellato da ZENIT, in particolare su quale linguaggio pastorale adottare e quale evitare, il cardinale ha risposto: “È molto coinvolgente sederci ed ascoltare tutti i discorsi una seconda volta”.
“Parlando con i 70 relatori, sono emerse molte idee da mettere in pratica ed altrettanti elementi di preoccupazione – ha proseguito Nichols -. Credo che le parole introduttive di papa Francesco siano state davvero molto importanti, specie quando, in modo molto diretto, ci ha detto: ‘voglio che parliate con entusiasmo e ascoltiate con umiltà’. Quindi ci ha esortato ad essere pazienti”.
Il porporato ha sottolineato che “un padre sinodale ha detto che dobbiamo approcciare la realtà sociale del matrimonio in un dialogo amichevole. Vi è molta carne al fuoco, tra cui argomenti come l’uguaglianza, la protezione della vita, la dignità dei bambini”.
L’arcivescovo di Westminster ha aggiunto che tra i vescovi di tutti i continenti si sta manifestando una buona condivisione e tutti stanno imparando gli uni dagli altri. “Per me una delle cose più interessanti è come possa questo Sinodo… provocare nella società una discussione più riflessiva sull’importanza della famiglia nella società”.
Quanto all’atmosfera del Sinodo, il porporato ha affermato: “è un ambiente molto leggero”, con un dialogo attivo, dove le persone si sentono libere di parlare. Nichols ha infine precisato che il clima dell’assise sinodale non è teso, né accademico, ma accogliente e le riflessioni sono offerte nelle varie prospettive dei sacerdoti – spesso parroci – e dai membri delle famiglie.