Autori del libro sono il professore di teologia pastorale del matrimonio e della famiglia, don Juan José Pérez-Soba e il professore di Antropologia filosofica Stephan Kaampowski.
In un incontro che si è svolto a Roma presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia, il cardinale Pell ha affermato che “la visione cristiana della misericordia è centrale in tema di matrimonio e di sessualità, di perdono e Comunione”.
“La misericordia – ha precisato – è diversa da gran parte delle forme di tolleranza”, che pure “è uno degli aspetti più encomiabili delle nostre società pluralistiche”, però “la libertà degli adulti e le inevitabili differenze non devono necessariamente fondarsi su un assoluto relativismo”.
In merito al matrimonio, il porporato ha ricordato che “l’indissolubilità del matrimonio è una delle ricche verità della divina rivelazione” e “non è un caso che nella cultura giudaico-cristiana la monogamia e il monoteismo siano associati”.
“Il Matrimonio per tutta la vita – ha spiegato – non è semplicemente un fardello, bensì una gemma, una istituzione che da vita”.
“Le società che riconoscono questa bellezza e questo bene – ha aggiunto – li proteggono regolarmente per mezzo di efficaci misure disciplinari”.
Per la Chiesa, ha ribadito, “la dottrina e la prassi pastorale non possono essere in contraddizione fra loro e non si può sostenere l’indissolubilità del matrimonio consentendo al tempo stesso ai risposati di ricevere la Comunione”.
Secondo il cardinale Pell, la tradizione diversa praticata dagli Ortodossi “alla quale furono originariamente costretti dai loro imperatori bizantini” non è “mai stata la prassi cattolica”.
Si può discutere – ha argomentato – se le discipline penitenziali risalenti ai primi secoli, anteriormente al Concilio di Nicea fossero troppo severe in materia di omicidio, adulterio o apostasia, ma “si è sempre riconosciuto che Dio sa perdonare, anche quando la possibilità della Chiesa di riammettere i peccatori in seno alla comunità era limitata”.
E poi, ha domandato, è possibile ignorare le norme della Chiesa primitiva, gli insegnamenti in materia di matrimonio di San Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI?
“E le decisioni seguite al divorzio di Enrico VIII – ha aggiunto – furono davvero del tutto inutili?”.
In merito a quanto accadrà al Sinodo sulla Famiglia, il cardinale Pell ha affermato: “Dobbiamo parlar chiaro, perché quanto prima i feriti, i tiepidi e gli esterni si renderanno conto che un cambiamento sostanziale della dottrina e della pastorale è impossibile, tanto più riusciremo ad anticipare e dissipare la delusione ostile che inevitabilmente seguirà la riaffermazione della dottrina”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti il cardinale Pell ha sottolineato che il problema più urgente è quello delle culle vuote, del crollo demografico delle società più avanzate. E si è chiesto se il programma di crescita demografica praticato da Vladimir Putin sarà efficace.
Alla domanda se il Papa si è irritato di fronte ai libri che criticano le posizioni del cardinale Kasper, il cardinale Pell ha risposto, che incontra il Papa ogni due settimane, che ha avuto modo di passare parecchio tempo con il Pontefice e “mai lo ha visto irritato”.
Con il Papa, ha raccontato, “c’è libertà di parlare francamente. È una grazia, perché lui accetta la discussione nella carità e nella ragione senza polemiche”.
In merito a quanto scritto dai giornali sugli umori e sulle reazioni del Pontefice a questa o quella critica, il cardinale Pell ha detto: “Sono nuovo a Roma, ma una cosa l’ho capita. Non tutte le cose scritte dai giornali sono necessariamente vere”.