"Se si mostra poca passione per la scuola, si ha poca passione per l'uomo"

Mons. Galantino commenta su Rai Uno l’affollato incontro del Papa con le scuole di ieri. E auspica maggiore attenzione del Governo agli istituti professionali e una scuola che diventi davvero luogo di dibattito

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“Fino all’ultimo come organizzatori noi parlavamo di 150 mila iscritti all’incontro di ieri. Dall’esterno ci hanno detto che erano invece piu’ del doppio, credo sia la prima volta che succede”. Il segretario della Conferenza Episcopale italiana, mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all’Jonio, commenta così le oltre 300.000 persone presenti all’incontro di Papa Francesco con il mondo della scuola, promosso dalla CEI, svoltosi ieri in piazza San Pietro. 

Secondo le dichiarazioni del vescovo alla trasmissione “A Sua Immagine” di Rai Uno, riprese dall’agenzia AGI, “Papa Francesco ha mostrato a tutti di essere una persona credibile” e questo spiega non solo l’alto numero delle presenze ma anche la straordinaria attenzione con cui le parole del Pontefice sono state ascoltate da quella folla straripante che occupava l’intera Via della Concliazione fino al Lungotevere di Castel Sant’Angelo.

“Alla Chiesa – ha affermato mons. Galantino – non sta a cuore la scuola come struttura ma come realtà nella quale la persona cresce. Se si mostra poca passione per la scuola, si ha poca passione per l’uomo”. Dal Segretario della CEI anche un appello al Governo affinché dia “maggiore attenzione” alle scuole professionali. “I dati ci dicono che in Italia le scuole professionali dove funzionano, in mezzo a tante difficoltà, di fatto riescono ad assicurare il lavoro”. Pertanto “il Governo dell’Italia, un paese che ha problemi di disoccupazione, non può permettersi il lusso di trascurare questa realtà”.

“La scuola italiana è davvero un luogo di dibattito?”, si è poi domandato il presule durante il programma Rai: “No, oggi non sempre lo è. Ma il mio sogno è che la scuola diventi veramente luogo di dibattito”. Mons. Galantino già in passato aveva polemizzato pubblicamente con l’iniziativa di un sussidio scolastico realizzato con fondi pubblici che propagandava l’ideologia del gender; oggi a “A Sua Immagine” ha ribadito: “La scuola non è luogo di dibattito tutte le volte in cui non si dà a tutti la possibilità di parlare, di portare a tutti la propria opinione sui temi scottanti del gender omofobia famiglia: su questo tutti dobbiamo poter dire le nostre opinioni”. 

Infine, il Segretario generale della Conferenza Episcopale italiana ha rivolto un affettuoso augurio a tutte le mamme, “in occasione della loro festa”: “Ricordo la mia mamma – ha concluso eravamo 9 figli e non era facile seguirci e accompagnarci”.

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ZENIT Staff

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