Lettura

Da Tròade a Filippi. È il percorso che l’apostolo Paolo compie nel passaggio dall’Asia all’Europa. Giunto a Filippi, Paolo annuncia il Vangelo ad alcune donne che vi si trovano. Una di loro, di nome Lidia, “ascolta” con attenzione la Parola e Dio le “apre il cuore”. Riceve quindi il battesimo e ospita gli Apostoli nella sua casa. Ha così inizio la presenza della Chiesa in Europa. Il Vangelo sottolinea che lo Spirito Santo è Spirito di verità. Come avvenuto per Lidia, così avviene per ogni persona. È lo Spirito Santo ad aprire il cuore di chi aderisce alla fede. Nessuno, infatti, può riconoscere che Gesù è il Signore se non per l’azione dello Spirito Santo (cfr. 1Cor 12,3). 

Meditazione

Il secondo titolo, Spirito della verità, mette in evidenza che lo Spirito ha a che fare con la verità. Per il Quarto Vangelo, la verità è la rivelazione portata da Gesù, anzi, è la sua stessa persona (cfr. Gv 8,31; 14,6). Lo Spirito Paraclito rimane sempre con noi non solo per difenderci, ma anche per insegnarci e ricordaci tutto ciò che Gesù ha rivelato. Viviamo in un’epoca in cui si è piuttosto scettici nei confronti della verità. Il relativismo imperante asseconda la tendenza a ritenere che non ci sia nulla di definitivo, e a pensare che la verità venga data dal consenso della maggioranza o dalla decisione soggettiva. Gesù è la verità che, nella pienezza dei tempi, «si è fatta carne» (Gv 1,14) ed è venuta in mezzo a noi perché noi la conoscessimo. La verità non si afferra come una cosa, ma la si raggiunge attraverso il dialogo. Non è un possesso, è un incontro con una Persona. Qual è allora l’azione dello Spirito Santo nella nostra vita e nella vita della Chiesa per guidarci alla verità? Anzitutto, egli ricorda e imprime nei cuori dei credenti le parole che Gesù ha detto. Lo Spirito Santo guida non solo all’incontro con Gesù, ma ci porta “dentro” la verità, ci fa entrare in una comunione sempre più profonda con Gesù, donandoci l’intelligenza delle cose di Dio. Non possiamo raggiungere con le nostre forze una profonda conoscenza del mistero. Se lo Spirito non ci illumina interiormente, l’intelligenza delle verità rivelate rimane superficiale. Per questo sant’Agostino parla dello Spirito Santo come il “Maestro interiore”: «Ti sarà maestro solo colui che è il Maestro interiore dell’uomo interiore, il quale nella tua mente ti mostra che è vero ciò che viene insegnato» (Lettera 266). 

Preghiera

O Spirito Santo, anima dell’anima mia, io ti adoro: illuminami, guidami, fortificami, consolami, insegnami ciò che devo fare, dammi i tuoi ordini. Ti prometto di sottomettermi a tutto ciò che desideri da me e di accettare tutto ciò che permetterai mi accada: fammi solo conoscere la tua volontà. 

Agire

Invoco lo Spirito di verità perché, meditando la Parola di Dio, il mio cuore si apra al bene e alla contemplazione della bellezza. 

Meditazione del giorno a cura di monsignorVito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leucatratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it