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Colombia. Vescovi e laici uniti contro il gender

Dure critiche dell’episcopato al Ministero dell’Istruzione, che vuole introdurre l’ideologia di genere nei libri scolastici. Oggi manifestazione in varie città colombiane

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“L’ideologia di genere distrugge la società”. Giunge dal card. Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, in Colombia, il nuovo grido d’allarme nei confronti di una teoria che vuole ridefinire la differenza sessuale su basi non più biologiche.
Il porporato si è espresso nel pieno del dibattito, nel Paese latino-americano, in merito alle direttive del Ministero dell’Istruzione riguardante la revisione dei libri di testo nelle scuole. “Noi respingiamo la promozione dell’ideologia di genere nell’educazione nazionale – ha spiegato il porporato in conferenza stampa – perché si tratta di un’ideologia che distrugge l’essere umano, privandolo del contenuto fondamentale della complementarietà tra maschio e femmina”.
La posizione della Chiesa – ha ribadito l’Arcivescovo – è di tolleranza verso gli omosessuali, tuttavia “i diritti individuali non possono andare contro i diritti della comunità. Si deve avere profondo rispetto per tutti, ma senza imporre alcuna ideologia”. Di qui, l’invito alla politica a sostenere maggiormente la famiglia, in quanto “cellula della vita sociale”.
Le parole del card. Salazar Gómez fanno seguito al comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale colombiana qualche giorno fa, nel quale si sottolinea che l’introduzione del gender nei libri scolastici va “contro la famiglia come istituzione fondamentale della società, contro l’autonomia didattica delle scuole, contro la libertà religiosa, contro il diritto dei genitori di scegliere il tipo di educazione da impartire ai propri figli e contro la libertà di coscienza”. Naturalmente, continuano i presuli, “è assolutamente necessario promuovere il rispetto di tutte le persone in tutti gli ambiti della vita sociale, ma ciò non può comportare l’imposizione dell’ideologia di genere come norma affinché il rispetto dovuto sia garantito”.
L’appello dei presuli è dunque ai sacerdoti colombiani, affinché “accompagnino la formazione della coscienza dei fedeli su questa tematica”. Al Governo viene invece chiesto di “ascoltare la voce di milioni di persone che, senza distinzione di credo, stanno manifestando pubblicamente nel Paese, rifiutando l’imposizione di tale ideologia”. Proprio oggi, 10 agosto, infatti, in varie regioni del Paese, sono previste numerose manifestazioni in difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna e di una società “libera da ideologie”.

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ZENIT Staff

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