Nella Chiesa il vero potere sta nel servizio e la lotta per il potere non dovrebbe esistere. Lo ha detto papa Francesco durante la messa mattutina nella Residenza Santa Marta, oggi concelebrata assieme al direttore dei programmi della Radio Vaticana, Andrzej Koprowski.
Alla funzione erano presenti un gruppo di dipendenti della Radio Vaticana, un gruppo di dipendenti dell’Ufficio pellegrini e turisti del Governatorato Vaticano, il direttore della Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro SJ, Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, e Giancarlo Faletti, suo vicepresidente.
Commentando il Vangelo odierno (Mc 9,30-37), il Papa ha spiegato che la lotta per il potere nella Chiesa “non è cosa di questi giorni” in quanto è “cominciata proprio con Gesù”. La brama di potere è del tutto incompatibile con l’etica della Chiesa, perché il vero potere, come Cristo ci ha insegnato, è “il potere del servizio”.
Gesù, infatti, non è venuto al mondo per “farsi servire” ma, al contrario, per adempiere un servizio, il “servizio della Croce”, nel quale Egli si è “abbassato fino alla morte”, per servirci e, soprattutto, per salvarci.
“Non c’è nessun’altra strada per andare avanti – ha commentato il Pontefice -. Per il cristiano, andare avanti, progredire significa abbassarsi. Se noi non impariamo questa regola cristiana, mai, mai potremo capire il vero messaggio di Gesù sul potere”.
Nella Chiesa, ha sottolineato il Santo Padre, “il più grande è quello che serve, che più è al servizio degli altri”. Ciononostante la lotta per il potere non ha mai risparmiato neppure la Chiesa, finanche “nella nostra maniera di parlare”.
Così come in un’ottica mondana, si usa parlare di “promozione” a determinate cariche, è pertinente utilizzare lo stesso termine anche nell’ambito della Chiesa, ha osservato il Papa. Con una differenza: la più alta promozione è quella di chi è “promosso alla croce”, alla “umiliazione”. È quest’ultimo tipo di promozione quella che più ci fa somigliare a Gesù.
Esempio paradigmatico di questa spiritualità, ha ricordato papa Francesco, è quello di Sant’Ignazio di Loyola che, negli Esercizi Spirituali chiedeva a Dio “la grazia delle umiliazioni”.
La strada del Signore, quindi, è “il Suo servizio”, cui noi possiamo corrispondere andando “dietro a Lui”: in ciò consiste “il vero potere nella Chiesa”.
Il Santo Padre ha quindi concluso l’omelia con la preghiera affinché il Signore ci dia la grazia di capire che “il vero potere nella Chiesa è il servizio” e di comprendere la “regola d’oro”, secondo la quale un cristiano tanto più progredisce quanto più si “abbassa”.