La Giornata dei Cresimandi e Cresimati è il prossimo grande evento mondiale di un Anno della Fede ormai arrivato a metà del suo percorso. Il 27 e 28 aprile prossimi almeno 70mila giovani, che hanno ricevuto o riceveranno il sacramento della Confermazione, nel corso dell’anno, si daranno appuntamento a Roma, accompagnati dai loro catechisti e sacerdoti.
Secondo monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, il numero di adesioni “evidenzia l’entusiasmo con cui hanno aderito all’iniziativa e la grande partecipazione che dobbiamo aspettarci”.
Intervenendo in Sala Stampa Vaticana, monsignor Fisichella ha ricordato che questo sacramento esprime “una grande realtà per la fede: scegliere di vivere da cristiano nella Chiesa e nel mondo con una testimonianza coerente della propria identità”. Quindi, proprio per questo, la cresima avrà un momento specifico ad essa dedicato durante l’Anno della Fede.
Per la prima volta, Papa Francesco conferirà il sacramento a 44 cresimandi di età compresa tra gli 11 e i 55 anni, provenienti da tutto il mondo e simbolicamente rappresentanti l’intera Chiesa sparsa nei cinque continenti. Ognuno dei cresimandi è stato scelto dal proprio vescovo tra le persone più rappresentative e preparate della diocesi.
“Avremo giovani che provengono da zone dove i cristiani vivono in situazioni difficili e dove le popolazioni sono ancora sotto la cappa della guerra o di calamità”, ha spiegato monsignor Fisichella.
“In ogni caso – ha aggiunto il presule - sono qui presenti giovani che mostrano il volto della Chiesa presente là dove l’uomo vive e soffre, per dare a ognuno speranza e certezza del futuro”.
Tra i cresimandi figura anche un disabile “per rappresentare quanti sono privilegiati agli occhi della Chiesa e meritano la sua totale attenzione anche nella ricezione dei sacramenti”, ha affermato Fisichella.
Molti dei partecipanti all’evento, portano con sé storie intense, talora drammatiche. Tra questi, monsignor Fisichella ha citato “Antonio che viene dalla diocesi di Carpi per dare voce e speranza alle vittime del terremoto e a quanti ancora soffrono situazioni di profondo disagio”.
Altre notevoli testimonianze saranno quella di “Paolo, che giunge dalla Cina continentale e da alcuni anni vive in Italia come rifugiato” e quella di “Malia Petulisa Malani che abbiamo fatto venire dall’estremità della terra perché giunge dalle Isole Tonga per dire a tutti che anche dalle parti più sperdute del mondo, là la Chiesa è viva ed è presente”, ha raccontato il responsabile del dicastero della Nuova Evangelizzazione.
Dopo la celebrazione con Papa Francesco, i ragazzi con le loro famiglie avranno un momento di condivisione fraterna per festeggiare insieme. Il Papa, a ricordo di questo momento, darà loro un piccolo ma significativo ricordo del giorno della cresima.
Nel pomeriggio, l’Aula Paolo VI sarà piena di ragazzi per un momento di festa e l’ascolto di tre testimonianze significative: quelle dei già citati Paolo e Malia (che racconterà della conversione del papà, a seguito delle sue preghiere) e quella di Adriana Trujillo, catechista di Bogotà, in Colombia.
Il successivo importante appuntamento, cui hanno già aderito almeno 50mila persone, è la Giornata delle Confraternite e della Pietà Popolare, in programma dal 3 al 5 maggio prossimi.
Le Confraternite provengono in modo particolare dai paesi dove la tradizione è più forte (Italia, Francia, Spagna, Malta, Polonia) edaranno la loro testimonianza delle diverse tradizioni locali frutto di una religiosità che si è espressa nel corso dei secoli con iniziative e opere d’arte che durano fino ai nostri giorni.
Sono almeno 20 le chiese romane che, venerdì 3 e sabato 4 maggio, con le loro rispettive confraternite, apriranno le porte per l’accoglienza delle altre confraternite, provenienti dal resto d’Italia e dall’Europa. Tra queste: Sant’Agata in Trastevere, Santa Caterina da Siena, Santa Maria dell’Orazione e della Morte a via Giulia, Santa Maria Odigitria dei Siciliani a via del Tritone, San Giovanni Battista de’ Genovesi, San Benedetto in Piscinula, Santa Maria della Luce a via Lungaretta.
La mattina di sabato avrà luogo il pellegrinaggio alla tomba di Pietro, organizzata per gruppi linguistici, mentre nel pomeriggio, in quattro differenti chiese, si avrà una catechesi con la successiva celebrazione della Santa Eucaristia.
Guidato dal suo assistente nazionale, monsignor Mauro Parmeggiani, il gruppo italiano, che si prevede il più numeroso, si ritroverà a Santa Maria degli Angeli: qui avrà luogo la Santa Messa, presieduta dal cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, mentre la catechesi sarà tenuta da monsignor Fisichella.
L’incontro più importante culminerà domenica 5 maggio, alle ore 10, con la celebrazione della Santa Messa presieduta da papa Francesco in Piazza San Pietro. A partire dalle ore 8 si snoderà per via della Conciliazione una processione dove alcune Confraternite, con i loro abiti, sfileranno con i loro oggetti di culto per confluire nei due bracci del Bernini dentro Piazza San Pietro.
Per l’occasione, l’effige della Vergine all’altare papale sarà quella della Madonna di Quintiliolo della Diocesi di Tivoli, dipinto su una tavola della prima metà del XIII secolo.
“Si vivrà un momento di fede che ritrova nella semplicità delle espressioni e della pietà popolare la sua matrice più radicata nella nostra gente”, ha commentato monsignor Fisichella.
La pietà popolare, ha aggiunto il presule, “sta crescendo sempre più in un cammino di sostegno con un’intelligenza più profonda della fede che sa dare ragione anche di queste espressioni culturali e popolari”.
A conclusione della conferenza stampa, Fisichella ha accennato ad un ulteriore importante appuntamento dell’Anno della Fede: l’ora eucaristica mondiale, durante la quale, alle ore 18 di domenica 2 giugno, solennità del Corpus Domini, tutte le diocesi del mondo - dalla cattedrale o da un’altra importante chiesa - si collegheranno con San Pietro, per pregare con il Santo Padre.