Ieri, domenica 28 aprile a Rimini, in una ala della Fiera affollata da oltre quindicimila persone, dopo un forte momento di preghiera carismatica e le consegne progettuali proposte da Marcella Reni, il presidente nazionale del RnS, Salvatore Martinez, ha concluso affermando che “Solo con l’amore si può rispondere alla nuova evangelizzazione”.
Dopo aver chiesto all’Assemblea orazioni per il Paese e per il nuovo Governo, ha ricordato che nel 2009, proprio a Rimini, gli attuali premier e vice premier (Enrico Letta e Angelino Alfano) parteciparono a un intenso momento di preghiera, stringendosi le mani in un impegno di fraternità.
Il Presidente del RnS ha affrontato il tema della Nuova Evangelizzazione, ricordando l’appello di papa Francesco che “ci sprona a raggiungere le periferie”, ma se c’è una periferia c’è un centro e “quel centro siamo noi stessi”.
“Soltanto abbandonando questo centro, spinti dall’amore, – ha precisato – potremo gettare le reti nel vasto mare del mondo e raggiungere uomini e donne che vivono come se Dio non esistesse”.
Secondo Martinez seguire Cristo e accompagnarlo nella storia “richiede un uscire”, non solo da se stessi “ma anche dagli schemi, dagli orizzonti della creatività della novità di Dio…”.
“Spesso – ha rilevato – preferiamo fermarci alla tomba, sostare nel passato, abbiamo paura delle sorprese di Dio”.
Tornando alle parole del Papa, il presidente del RnS ha ricordato quello che ha detto nella notte di Pasqua “non chiudiamoci alla novità che Dio vuole portare nella nostra vita! Non chiudiamoci in noi stessi, non perdiamo la fiducia, non rassegniamoci mai: non ci sono situazioni che Dio non possa cambiare, non c’è peccato che non possa perdonare se ci apriamo a Lui”.
Per Martinez, la nuova evangelizzazione è prima di tutto un impegno spirituale, cioè “fa appello al nostro essere spirituale per il nostro rinnovamento personale”. “Nuova evangelizzazione significa e deve significare che sei una persona nuova”.
Riflettendo sulla parola evangelizzazione ha sottolineato la duplice direzione delle parole che forma: Vangelo e azione. Pertanto, l’evangelizzazione deve essere “Vangelo in azione” e “azione del Vangelo”.
Ha poi spiegato i cinque ambiti in cui si dovrebbe articolare l’impegno amorevole e cioè: “l’amore per la Persona di Gesù”, “l’amore al Vangelo di Gesù”, “l’amore alla Chiesa di Gesù”, “l’amore ai fratelli di Gesù” e ultimo “l’amore ai bisognosi di Gesù” per una evangelizzazione che deve essere“cristocentrica, kerigmatica, profetica, carismatica, liturgica, sociale”.
Martinez ha sfidato i presenti a moltiplicare intensità e amore per costituire nuovi gruppi e comunità, nuova vita comunitaria, nuova unzione carismatica, nuova libertà nello Spirito, senza gelosie, senza miopie, senza comunità chiuse nei propri idoli.
In questo contesto ha concluso chiedendo di lavorare tra i giovani, “i cui entusiasmi vanno alimentati e illuminati”; nelle famiglie “a cui tocca il rinnovato il compito della trasmissione della fede”, tra i sacerdoti “che devono riscoprire la potenza della loro unzione sacerdotale”.