L'aumento dell'Iva costerà fino a 103 euro a famiglia

È il calcolo della CGIA di Mestre. Il segretario generale Bortolussi: Bisogna scongiurare questo aumento

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Dal 1° luglio, costeranno di più vino e birra. Ma anche carburanti, riparazioni di auto, abbigliamento, calzature, mobili, elettrodomestici, giocattoli e computer. Per le famiglie, in media l’aggravio annuo sarà di 88 euro in caso di famiglia con 3 componenti, e di 103 euro per una famiglia 3 componenti.

Sono i calcoli della CGIA di Mestre, l’Associazione di Artigiani e Piccole imprese di Mestre. Quanto costerà per le famiglie l’incremento dell’aliquota IVA ordinaria dal 21 al 22 per cento, stabilita dal governo Monti?

Il centro studi della CGIA ha calcolato l’aggravio medio per le famiglie in caso di consumi invariati. Visto che per il 2013 l’aumento dell’Iva interesserà solo il secondo semestre, per l’anno in corso gli aumenti di spesa saranno la metà: 44 euro per la famiglia da 3 persone; 51,5 euro per quella da 4.

Il costo di questa operazione graverà sulle tasche dei consumatori per un importo di 2,1 miliardi di euro per il 2013 e di 4,2 miliardi per il 2014.

“Bisogna assolutamente scongiurare questo aumento – afferma Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA – Se ciò non avverrà, corriamo il serio pericolo di far crollare definitivamente i consumi che ormai sono ridotti al lumicino. Questa è una crisi economica che va affrontata dalla parte della domanda: solo incentivando i consumi interni possiamo rilanciare la produzione. Altrimenti, siamo destinati ad accentuare la fase recessiva che comporterà un aumento delle chiusure aziendali e la crescita del numero dei senza lavoro”.

Fonte: AGG – Il Portale della Famiglia

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ZENIT Staff

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