Si apre oggi pomeriggio alle 17.00 il Convegno delle Presidenze diocesane di Azione Cattolica Abitare il mondo da figli. Educare oggi alla corresponsabilità, a Roma presso la Domus Pacis, in via di Torre Rossa 94, sino a domenica 28 aprile.
Più di 800 i partecipanti provenienti da tutte le diocesi d’Italia per una tre giorni di riflessione e confronto su un tema particolarmente caro all’Ac: la chiamata per tutti i credenti in Cristo all’assunzione e alla condivisione di responsabilità, per tradurre negli ambiti del quotidiano l’essere fedeli al Padre. Nel solco del grande insegnamento proposto dal Concilio Vaticano II, che quest’anno stiamo celebrando.
L’appuntamento, proprio perché presenti tutte le Presidenze diocesane di Ac che hanno la responsabilità diretta della vita associativa nelle numerose realtà locali e territoriali italiane, costituisce un momento importante per la vita dell’Azione Cattolica e per il suo cammino sempre volto a qualificare e rigenerare il servizio alla comunità cristiana e la chiamata a testimoniare il Vangelo nel mondo contemporaneo.
I lavori del Convegno avranno inizio con la relazione di mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chiesti-Vasto, dal titolo Custodire e coltivare la vita. Perché essere corresponsabili? (in allegato al comunicato e in embargo sino alle ore 17.30). Accolti nei fatti da giorni particolarmente intensi e carichi di preoccupazioni – quelle che il Paese sta vivendo – ma anche di speranza per il futuro. Un tempo che le donne e gli uomini di Azione Cattolica intendono abitare e rendere favorevole, come credenti e come cittadini, all’edificazione di una società basata sul bene comune, sulla giustizia, l’equità e la solidarietà.
Il convegno riprenderà domani, sabato 27. Dopo la Celebrazione eucaristica presieduta damons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e vicepresidente della Cei, tre momenti densi e molto diversi nella loro natura animeranno la giornata. In apertura, Ina Siviglia della Pontificia Facoltà teologica di Sicilia guiderà una riflessione, sull’Accogliere il dono della comunione per vivere la fraternità, a cinquant’anni dal Concilio. A seguire, la tavola rotonda, coordinata dal giornalista Marco Iasevoli, dove verranno presentati tre ambiti in cui essere corresponsabili con lo stile del Concilio: la famiglia (i coniugi Monica e Gianni Borsa); la parrocchia (il parroco don Claudio Nora); la città (il sindaco di Nurachi, Filippo Scalas).
Il pomeriggio di sabato sarà il tempo per le sperimentazioni, gli esercizi, le proposte, i racconti e le prospettive di nuove piste possibili nei laboratori di gruppo Tra realtà e profezia: esercizi di corresponsabilità, organizzati e introdotti dal Laboratorio nazionale della formazione.
La giornata si chiude con la Veglia di preghiera “Perché avete paura” presieduta da don Luigi Verdi, responsabile della Fraternità di Romena.
Domenica 28, dopo la Celebrazione eucaristica presieduta da mons. Domenico Sigalini, assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica italiana e vescovo di Palestrina, la parola al presidente nazionale, Franco Miano, per le conclusioni su La corresponsabilità per il bene di tutti.
In questo anno dedicato alla fede, l’Azione Cattolica Italiana vuole testimoniare una presenza corresponsabile che sappia tessere quei legami di vita buona necessari per alimentare la speranza da condividere giorno per giorno.