“Un’idea molto bella e un grande passo avanti verso l’ecumenismo”. Così il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, ha definito la proposta di un pellegrinaggio congiunto in Terra Santa tra Papa Francesco e Bartolomeo I, nel 2014.
Il porporato, inoltre, ricordando l’incontro tra Paolo VI e il Patriarca ecumenico Atenagora nel 1964, ha dichiarato ad Asia Newsche il comune pellegrinaggio tra il Papa e il Patriarca “potrebbe dare nuovo slancio alle relazioni ecumeniche”, rappresentando quindi “una grande speranza per il futuro”.
Papa Francesco dall’inizio del suo pontificato ha dimostrato una grande apertura nei confronti delle relazioni ecumeniche. A tal proposito, infatti, il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia, Kirill I, ha inviato una lettera di congratulazioni al Santo Padre, in cui ha espresso la sua “speranza per il mantenimento dei buoni rapporti tra cattolici e ortodossi e di cooperazione per aiutare i poveri”. Secondo il Patriarca, “la cura dei poveri e della sofferenza dovrebbe essere una delle priorità della Chiesa sia cattolica che ortodossa.”
Da parte sua, il Metropolita Hilarion, presidente del Dipartimento delle relazioni esterne della Chiesa Ortodossa, ha auspicato che Papa Francesco non perda i buoni rapporti tra ortodossi e cattolici, che già ha dato ottimi risultati durante il pontificato di Benedetto XVI.