Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso

Se ne parla in un nuovo saggio edito da Ancora

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Un libro appassionato, fondato su ricerche quantitative e qualitative condotte sui giovani dai sociologi dell’Osservatorio Socio-Religioso Triveneto.

Fuori dal recinto. Giovani, fede, chiesa: uno sguardo diverso (Ancora, 2013), di Alessandro Castegnaro, Giovanni Dal Piaz ed Enzo Biemmi, è un testo destinato a chi opera nel campo dell’educazione, con alcune concrete ipotesi di lavoro, ma anche a quanti vogliono comprendere, attraverso gli occhi delle nuove generazioni, come sta cambiando il sentimento religioso degli italiani.

I rapporti tra larga parte del mondo giovanile e Chiesa cattolica sono vicini al punto di rottura, anche in Italia. Tuttavia, ciò non significa che i giovani siano ormai indifferenti alla dimensione spirituale o non interessati al sacro. L’impressione infatti è che i giudizi, quasi unanimemente negativi, sui valori e sulla religiosità dei giovani, si basino troppo spesso su conoscenze incerte e antichi pregiudizi che le generazioni più anziane nutrono nei confronti delle nuove.

Chi sono e cosa desiderano i giovani? La sfida che oggi lanciano alla Chiesa è radicale, perché chiede una ridefinizione profonda dell’idea – il “recinto” del titolo – spesso troppo radicata, che l’istituzione venga prima della persona, la risposta prima della domanda, la legge prima della coscienza, l’obbedienza prima della libertà. Un confronto ineludibile per la Chiesa, a meno di non immaginare per il futuro un cristianesimo estremamente minoritario e settarizzato.

“Fuori dal recinto”: un invito all’apertura. Non da parte dei giovani a tornare nella Chiesa, ma da parte della Chiesa a tornare tra i giovani, dando loro la parola e lasciando spazio al loro protagonismo in modo che non siano “una generazione priva di prerogative”, e che possano vivere, almeno per qualche istante, “l’isola che non c’è”, ma “che viene”.

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ZENIT Staff

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