Sbarca in Sardegna il “giro d’Italia in 16 convegni pubblici” voluto dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica e organizzato congiuntamente alle Delegazioni regionali dell’associazione per contribuire attivamente alla preparazione dei lavori della quarantasettesima Settimana sociale dei cattolici italiani, che si terrà a Torino dal 12 al 15 settembre prossimo. Nello stile tipico dell’Ac, costruendo in ciascuna delle regioni ecclesiali del nostro Paese occasioni di dialogo con le realtà territoriali, proponendo moneti di discernimento e di confronto con la società civile e con le istituzioni nei suoi vari livelli.

Il Convegno «Una comunità che educa - per generare futuro: famiglia, cultura e sviluppo», in programma a Sassari presso l’Aula Magna dell’Università, sabato 9 marzo 2013 ore 16.00, intende richiamare la questione dell’educazione, che i vescovi italiani hanno messo al centro della riflessione e dell’azione pastorale nel decennio che stiamo vivendo, considerandola nell’orizzonte di quella fondamentale comunità educante che è la famiglia, «speranza e futuro per la società italiana» come recita il tema assegnato all’appuntamento torinese.

La famiglia sarà osservata come laboratorio potenziale di cultura e sviluppo sociale aperto al domani che necessita, per essere attendibile, di avere credito presso le istituzioni, ma prima ancora presso tutte le donne e gli uomini di buona volontà, che non si stancano di cercare continuamente nelle trame della vita quei filati robusti che vestono le relazioni sociali.

«In un mondo che predilige l’eccedenza individualistica è certo difficile l’elaborazione del rapporto intersoggettivo e spesso, quello della famiglia, appare, ad una prima superficiale analisi, limitante, perché in qualche misura i protagonisti stessi del rapporto devono prontamente e reciprocamente rendere conto dei propri atti -sottolinea Tonino Satta, delegato regionale Ac Sardegna -. Riteniamo tuttavia che questa sia la strada da percorrere anche per costruire, a tutti i livelli, il bene comune, che comporta l’esercizio permanente dell’umiltà, della pazienza e dell’autocontrollo, frutti di un assiduo allenamento alla palestra del confronto dialogico e accogliente che cresce nell’ambiente familiare. Anche per questo si è allora pensato di proporre la riflessione sulla famiglia strutturando la tavola rotonda - prosegue Tonino Satta - non solo con il contributo sociologico ma anche con quello pastorale, istituzionale ed esperienziale che ci sono sembrati idonei non solo a descrivere, e quindi ad affrescare a tutto tondo, il mondo “famiglia”, ma a suggerire di questo gli orizzonti futuri, le sue potenzialità e valenze formative che danno impulso a uno sviluppo sostenibile con il rispetto della persona e dell’ambiente».

Al Convegno di Sassari saranno presenti l’arcivescovo della città mons. padre Paolo Atzei, l’assistente ecclesiastico generale dell’Ac, mons. Domenico Sigalini, il magnifico rettore Attilio Mastino e il sindaco Gianfranco Ganau. Dopo l’introduzione di Tonino Satta, la tavola rotonda prevede gli interventi di: Alberto Merler, docente di Sociologia all’Università di Sassari, che affronterà il versante sociologico dell’argomento contestualizzandolo nel territorio sardo; mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, presidente della Conferenza episcopale sarda e presidente delle Settimane sociali dei cattolici italiani, che darà il suo contributo arricchendolo della sua esperienza pastorale; Andrea Becca, Sindaco di Tula (SS), che illustrerà gli interventi virtuosi di un’amministrazione locale a favore dei cittadini e delle famiglie. Infine, Giuliano e Donatella Sechi, Vitajò srl, testimonieranno la loro avventura di coppia alle prese con la cassa integrazione nel settore chimico, dalla quale si sono affrancati reinventandosi un lavoro grazie alla risorsa famiglia. Le conclusioni sono affidate a Franco Miano, presidente nazionale dell’Ac. Modererà i lavori Gianni Garrucciu, giornalista Rai e scrittore.

«Avere un occhio di riguardo per la famiglia non vuol dire cedere alle sirene del semplice assistenzialismo, che possono comprometterne lo sviluppo delle potenzialità, ma chiedere attenzione per le sue giuste istanze, che toccano la sfera politica sociale ed economica. Questa stessa filosofia è sottesa - aggiunge Tonino Satta -anche al recente intervento che l’Azione cattolica sarda ha diffuso sulla crisi, quando in quel documento si afferma che contro la stessa crisi sia necessario partire dalle risorse. Siamo convinti che l’intercettazione del malessere sociale comporti l’obbligo morale di far nascere fiducia per cercare di garantire un futuro di qualità, soprattutto per le giovani generazioni, e pensiamo che la risorsa famiglia, con ciò che la supporta e la promuove, sia in grado di assumere questo ruolo generativo di crescita e di cultura».

Per ulteriore informazione: www.azionecattolica.it