di Antonio Gaspari
ROMA, mercoledì, 21 novembre 2012 (ZENIT.org) – Carlo Casini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali, ha espresso la sua soddisfazione per il voto del Parlamento Europeo che ha eletto il vicepremier e ministro degli Esteri di Malta Tonio Borg, alla carica di Commissario Ue per la Salute.
Nei giorni scorsi il neo Commissario ha dovuto rispondere per tre ore alle domande di ben tre commissioni: Sanità e Ambiente, Mercato e protezione dei consumatori e Agricoltura e sviluppo rurale.
Nessun dubbio sulla sua competenza e sulla sua professionalità. Le critiche più dure sono state rivolte a Borg per i suoi convincimenti personali circa l’interruzione volontaria di gravidanza e la legittimià dei matrimoni tra omosessuali.
Il neo Commissario ha spiegato molto onestamante di essere cattolico e di essere personalmente contrario all’interrusione volontaria di gravidanza. In questo contesto ha precisato però che “La legislazione sull’interruzione di gravidanza è di stretta competenza degli Stati membri, questo dicono i trattati Ue, e io non posso che rispettarli. In queste materie alla Commissione Europea è vietato interferire con gli stati membri”.
Borg ha sottolineato che fonderà la sua azione sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue. “Io l’ho appoggiata nel mio Paese – ha spiegato – e sarà su essa che fonderò la mia azione di commissario, se sarò confermato. Farò rispettare il diritto comunitario a prescindere dalle mie convinzioni personali”.
In merito alle accuse di volersi opporre ai matrimoni tra omosessuali, Borg ha ribadito di essere contrario a qualsiasi discriminazione, come espressamente vietata dall’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue.
Nella votazione a scrutinio segreto, 386 sono stati i voti a favore, 281 i voti contrari e 28 gli astenuti. Secondo Carlo Casini che è anche presidente del Movimento epr la Vita, si tratta di un voto importante che riafferma il rispetto del diritto di libertà di pensiero.
Per Casini una eventuale esclusione della candidatura di Borg per la sua personale opposizione all’aborto ed ai matrimoni tra omosessuali, sarebbe stato un atto fortemente discriminatorio e illiberale.