ROMA, sabato, 17 novembre 2012 (ZENIT.org).- ATS pro Terra Sancta segue con apprensione l’evolversi della situazione nella Striscia di Gaza, nel timore che si possa ripetere- a quattro anni dall’operazione piombo fuso che aveva causato circa 1300 morti – una tragedia che coinvolgerebbe in prima persona la popolazione locale.
All’interno della comunità cristiana – una piccola minoranza di circa 2500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza – si respirano paura e tensione. Da un paio di giorni il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese che grava da anni pesantemente sugli abitanti è, infatti, nuovamente degenerato.
Raccontano le religiose della famiglia Religiosa del Verbo incarnato, presenti a Gaza City e sostenute dagli amici pro Terra Sancta:
“Da domenica scorsa viviamo dei momenti di tensione nella striscia di Gaza, una situazione che si è aggravata dal pomeriggio di mercoledì 14 novembre. Gli attacchi e le risposte sono stati pressoché continui. Le attività si sono interrotte. Il Ministero dell’Educazione della banda di Gaza ha deciso che non ci sarà scuola per 72 ore. I commerci si sono fermati. La gente ha paura…Ieri non abbiamo avuto l’elettricità per tutta la giornata e tutta la notte, tuttavia al crepuscolo la gente ha spento tutte le luci nelle loro case a causa degli attacchi. Sembra che, paradossalmente, così si sentano più sicuri.[…] La parrocchia è in una zona delicata e, grazie a Dio, stiamo bene. Le nostre case, sia quella dei sacerdoti come quella delle religiose, si trovano nella proprietà della parrocchia e della scuola e sono quindi in uno dei luoghi più sicuri. La sicurezza del posto è dovuta al fatto che è un luogo ben conosciuto da tutti. Un luogo dove la violenza, di qualunque natura essa sia, non trova posto, un luogo dove si educa alla pace e dove si lavora per ottenerla. Siamo in attesa di vedere cosa succederà nelle prossime ore… Il nostro desiderio è di rimanere vicini a tanta gente, a tanti civili che soffrono innocentemente le conseguenze di questa situazione, in particolare i nostri cristiani.”
I consacrati della Famiglia religiosa del Verbo Incarnato sono presenti in modo permanente a Gaza da quasi quattro anni, ma la loro missione è iniziata circa otto anni fa. I sacerdoti servono l’unica parrocchia cattolica nella Striscia – uno dei padri è direttore di entrambe le scuole del Patriarcato Latino di Gerusalemme a Gaza. Le suore collaborano con i sacerdoti nell’apostolato con i bambini, i giovani e le famiglie cristiane. Si occupano della sacrestia della parrocchia e assistono alla Liturgia della Chiesa della Sacra Famiglia. Come raccontano le suore, a Gaza è presente una piccola comunità cattolica, di circa 200 anime, che cerca di vivere in modo semplice e fervente la loro fede cristiana.
ATS pro Terra Sancta sostiene da diversi anni la comunità cristiana attraverso il progetto “Emergenza Gaza” che puoi sostenere donando online o su conto corrente e che si articola in due attività:
– Farsi carico degli ultimi: sostegno ai disabili della Striscia di Gaza
– Sostegno ai cristiani bisognosi della Striscia di Gaza
Basta un semplice gesto per aiutare i disabili, i bambini e le famiglie che vivono nella Striscia di Gaza e supportare i religiosi nella loro delicata missione che in questi giorni più che mai consiste nell’accompagnare i cristiani da vicino, nel dare loro una parola di conforto e di speranza, nell’aiutarli a domandare a Dio, nell’insegnare il perdono e il valore della sofferenza, vissuta cristianamente.
E’ possibile donare:
– ONLINE SUL NOSTRO SITO: www.proterrasancta.org/it/aiutaci/
– TRAMITE BONIFICO BANCARIO:
ATS – Associazione di Terra Santa Banca Popolare Etica
IBAN: IT67 W050 18121010 0000 0122691 BIC CODE: CCRTIT2T84A
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conto corrente postale: 756205 intestato a: Terrasanta Gerusalemme