Il contributo degli Ordini religiosi al cammino missionario della Chiesa

Conclusa la 52° Assemblea dei Superiori maggiori ad Acireale riparte il nuovo triennio della CISM con la guida del neo-presidente, padre Luigi Gaetani

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di Giuseppe Adernò

ROMA, sabato, 10 novembre 2012 (ZENIT.org).- L’avventura della nuova evangelizzazione prevede il passaggio dalla fede per “convenzione”,  che ha caratterizzato la storia del passato ad una fede per “convinzione” che dovrebbe caratterizzare l’oggi della Chiesa e sollecitare la responsabilità di tutti.

La coessenzialità dei doni gerarchici  e dei doni carismatici dà alla vita religiosa una dimensione ecclesiale ed evangelizzatrice.

Sono queste alcune delle espressioni del card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano il quale con una magistrale lezione di teologia vocazionale  è intervenuto con video messaggio alla conclusione della 52° assemblea generale della Conferenza italiana dei Superiori Maggiori (CISM) celebrata dal del 5 al 9 novembre presso l’Hotel Santa Tecla Palace di Acireale sul tema: “Tempo di nuova di evangelizzazione: responsabilità dei religiosi”.

Sono state giornate intense di studio e di riflessione sulla “nuova evangelizzazione” e sul come gli Ordini religiosi possono contribuire al cammino missionario della Chiesa nella società contemporanea.

Le riflessioni teologiche e pastorali dell’arcivescovo di Milano sulla specificità della vocazione alla vita consacrata  incarnata nella pienezza dei consigli evangelici e dei voti di povertà, castità e obbedienza, si sono intrecciate alle riflessioni sulla società plurale e globale e allo specifico del situazione socio-economica dell’Italia in questo difficile momento politico di transizione.

Nell’analisi dello spaccato della società italiana il dott. Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire tra le priorità dell’evangelizzazione ha segnalato la debole e fragile identità della famiglia corrosa dall’invadenza dei modelli dei matrimoni gay e dalla pretesa dell’adozione dei figli avuti anche mediante la pratica dell’utero in affitto, messa in atto in alcuni Paesi della Comunità europea.

La preoccupante tensione verso la normazione delle pratiche dell’utero in affitto e dei matrimoni omosessuali per i quali si chiede il riconoscimento legislativo quale segno di “conquista” sociale, di civiltà e di libertà, rende questo momento storico particolarmente delicato e difficile, anche per le connesse conseguenze che afferiscono alla pratica religiosa.

Molte di queste persone, ha detto il dott. Tarquinio, si trovano in atteggiamento oppositivo nei confronti della Chiesa e quando poi avranno dei figli, chiederanno il Battesimo, e la Cresima? Come risponderà la Chiesa?

L’azione caritativa e di solidarietà che da secoli ha caratterizzato la Chiesa, da sempre attenta ai bisogni della gente, ha  promosso e fondato scuole, ospedali, istituti per orfani, case di riposo per anziani, centri di accoglienza per disabili, drogati e disadattati. Oggi le scuole private e i “centri sociali” manifestano il tentativo di ripetere l’azione sociale fatta dalla Chiesa, ma con atteggiamento “laico” e spesso togliendo Dio. Non sarà forse il caso di recuperare degli spazi perduti e delle occasioni mancate, così da ridare vita alla potente lezione del cristianesimo che anima di carità la  semplice solidarietà umana?

Il calo numerico delle vocazioni, la chiusura di numerose case religiose, di scuole e di conventi, sono il segnale di allarme che oggi interpella la responsabilità dei Superiori Maggiori e tutte le Comunità religiose, alcune delle quali si diffondono nei Paesi africani e asiatici, ma non sempre con efficacia e produttività.

Nel corso del dibattito sono emerse le questioni relative all’interazione della Chiesa con i mass media ed è stato evidenziato come alcuni fatti di cronaca, ed in particolare la pedofilia tra il clero ha segnato l’abbassamento del consenso verso la Chiesa del 70 al 55%.

Molto preoccupante risulta ancora la pedopornografia tramite internet e la Polizia postale  che ha scoperto circa 800 mila siti e programmi di malaffare ha dichiarato che appena 800 sono stati i ragazzi salvati, mentre tutti gli altri sono stati inghiottiti nel vortice di internet.

I codici, i linguaggi, le metodologie e le strategie dell’evangelizzazione devono essere “nuovi” così da poter dare ampio respiro e nuove frontiere  al “sentire cristiano” di cui la società italiana ha tanto bisogno.

Non può prevalere la linea americana della Chiesa “azienda” con il Papa, capo, gli amministratori delegati e le conferenze episcopali quali consigli di amministrazione e della Chiesa “apparato”, ma la testimonianza della “comunione” e della “comunità”  dovrebbe risultare incisiva e vincente.

Nell’agenda dei Superiori maggiori, in linea con la indicazioni della CEI, per il prossimo triennio figurano insieme alle “conference day” su temi specifici delle congregazioni religiose, il convegno sul tema “Religiosi educatori nella comunità cristiana” programmato per il 2013 ed il grande convegno ecclesiale di Firenze del 2015.

Durante i lavori dell’assemblea, guidati del neo presidente eletto, Padre Luigi Gaetani, carmelitano scalzo, originario di Gallipoli (Lecce), i Padri Rogazionisti hanno raccolto le firme di adesione per la petizione alla Santa Sede perché il loro fondatore Sant’Annibale Maria di Francia, possa essere proclamato “Patrono delle vocazioni”.

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ZENIT Staff

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