Natura, contesto ed agenti della Nuova evangelizzazione (Prima parte)

Traduzione italiana delle prime sei “Propositiones” del Sinodo

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 7 novembre 2012 (ZENIT.org) – Il Sinodo dei Vescovi su La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (7-28 ottobre 2012) si è concluso con la consegna a papa Benedetto XVI di una lista di 58 Propositiones, votate in precedenza dai padri sinodali.

Nel testo, i presuli trattano la natura della nuova evangelizzazione, il suo contesto, le risposte pastorali alle circostanze odierne e gli agenti di questa missione.

Delle 58 Proposizioni, redatte in latino, esiste solo una versione “ufficiosa” in lingua inglese, di cui ZENIT propone in varie tappe una traduzione non ufficiale e di lavoro.

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Introduzione

Proposizione 1: DOCUMENTAZIONE PRESENTATA AL SANTO PADRE

Oltre all’intera documentazione su La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana relata a questo Sinodo, presentata alla considerazione del Santo Padre, vale a dire i Lineamenta, l’Instrumentum laboris, la Relatio ante disceptationem, la Relatio post disceptationem, gli interventi, sia quelli fatti quelli nell’aula del sinodo che quelli in scriptis, il Messaggio al Popolo di Dio, le Relazioni dei Circoli minori e le loro discussioni, i padri sinodali hanno dato una certa importanza alle proposizioni seguenti.
I padri sinodali domandano umilmente al Santo Padre di considerare l’opportunità di pubblicare un documento sulla trasmissione della fede cristiana attraverso una nuova evangelizzazione.

Proposizione 2: IL SINODO ESPRIME GRATITUDINE

I padri sinodali riconoscono con gratitudine l’eredità dell’insegnamento dei papi, spesso arricchendo i frutti delle precedenti assemblee sinodali, ed è fondamentale per il lavoro durante queste sessioni del sinodo sulla nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Le riflessioni del sinodo si appoggiano su documenti come Evangelii nuntiandi di Paolo VI, Catechesi tradendae, Redemptoris missio e Novo millennio ineunte del beato Giovanni Paolo II e Deus caritas est, Sacramentum caritatis e Verbum Domini di papa Benedetto XVI. L’esempio più recente di questo orientamento è l’Anno della fede, proclamato dal nostro Santo Padre all’inizio di questo sinodo. Siamo molto riconoscenti per questo ministero profetico.

Proposizione 3: LE CHIESE CATTOLICHE ORIENTALI

Le Chiese cattoliche orientali sui iuris, illuminate dalla tradizione che è stata tramandata sin dagli apostoli dai Padri, sono il patrimonio di tutta la Chiesa di Cristo (cfr. Orientalium Ecclesiarum, 2, Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, 39). Queste Chiese fanno parte del patrimonio apostolico mediante il quale la Buona Novella è stata portata in terre lontane (cfr. Ecclesia in Medio Oriente, 88).
Esse sono riconoscenti per la possibilità che è stata offerta a loro di compiere i doveri pastorali verso i fedeli migranti in Paesi con tradizioni latine. Sperano anche che la loro tradizione possa essere conosciuta meglio e rispettata tra i fedeli e il clero delle Chiese particolari diffuse nel mondo.

1) La natura della nuova evangelizzazione

Proposizione 4: LA SANTA TRINITA’, FONTE DELLA NUOVA EVANGELIZZAZIONE

La Chiesa e la sua missione evangelizzatrice hanno la loro origine e fonte nella Santissima Trinità secondo il piano del Padre, l’opera del Figlio, che è culminata nella sua morte e gloriosa Risurrezione, e la missione dello Spirito Santo. La Chiesa continua questa missione dell’amore di Dio nel nostro mondo.
L’evangelizzazione deve essere compresa in un ampio e profondo contesto teologico-dottrinale come un’attività di parola e di sacramento che, soprattutto attraverso l’Eucaristia, ci ammette alla partecipazione della vita della Trinità, e ciò suscita, con la grazia dello Spirito Santo, la forza di evangelizzare e rende testimonianza alla Parola di Dio con entusiasmo e coraggio.
La nuova evangelizzazione riconosce il primato della grazia di Dio e come nel battesimo si rinasce alla vita in Cristo. Questa enfasi sulla filiazione divina dovrebbe portare i battezzati ad una vita di fede che manifesta chiaramente la loro identità cristiana in tutti gli aspetti della loro attività personale.

Proposizione 5: NUOVA EVANGELIZZAZIONE E INCULTURAZIONE

Gesù offre il dono dello Spirito Santo e ci rivela l’amore del Padre.
La nuova evangelizzazione è il tempo di risveglio, di incoraggiamento rinnovato e di testimonianza nuova che Gesù Cristo è il centro della nostra fede e della nostra vita quotidiana. Essa è il centro della nostra fede e della nostra vita quotidiana. Invita ogni membro della Chiesa ad un rinnovamento della fede e ad uno sforzo effettivo per condividerla.
Richiede anche di discernere nel mondo i segni dei tempi che incidono sul ministero della Chiesa e le diverse Chiese particolari nei loro propri territori. Fra questi segni, bisogna certamente riconoscere una crescente presa di coscienza delle circostanze mutevoli della vita di oggi.
Inoltre essa chiama la Chiesa a tendere la mano a coloro che sono lontani da Dio e della comunità cristiana per invitarli a sentire nuovamente la parola di Dio affinché possano incontrare il Signore Gesù in maniera nuova e profonda.
La nuova evangelizzazione richiede un’attenzione particolare all’inculturazione della fede che intende trasmettere il Vangelo nella sua capacità di valorizzare il positivo di tutte le culture, contemporaneamente purificandole dagli elementi che in esse fossero contrari alla piena realizzazione della persona secondo il piano di Dio rivelato in Cristo. L’inculturazione implica uno sforzo per far “incarnare il Vangelo nelle culture dei popoli” (CCC, 854).

Proposizione 6: LA PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

Dio, nostro Salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità (cfr. 1 Tm 2, 4). Siccome la Chiesa crede in questo piano divino della salvezza universale, essa dev’essere missionaria (cfr. Evangelii nuntiandi, 14, CCC, 851). Essa sa anche che “quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll’aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna (Lumen gentium, 16). Il Vangelo di Gesù Cristo è la proclamazione della sua vita e del mistero pasquale della sua passione, morte, risurrezione e glorificazione.
Il Concilio ci ricorda, tuttavia, che l’evangelizzazione è necessaria per la salvezza di tutti, poiché “molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore (cfr. Rm 1,21 e 25), oppure, vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale. Perciò la Chiesa per promuovere la gloria di Dio e la salute di tutti costoro, memore del comando del Signore che dice: «Predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15), mette ogni cura nell’incoraggiare e sostenere le missioni” (Lumen gentium, 16).

[Traduzione a cura di Paul De Maeyer]

[Giovedì 8 novembre pubblicheremo la traduzione delle Proposizioni 7-12]

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ZENIT Staff

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