Eletto il nuovo Patriarca della Chiesa Copta Ortodossa

È il vescovo ausiliario di Beheria, Tawadros II, che succede a Shenouda III scomparso a marzo

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CAIRO, domenica, 4 novembre 2012 (ZENIT.org) – È stato eletto oggi il nuovo Papa della Chiesa Copta Ortodossa. Si tratta del vescovo Tawadros, ausiliario di Beheria, che succede a Shenouda III, scomparso nel marzo scorso all’età di 88 anni.

Il suo nome è stato estratto a sorte da un calice di vetro da un bambino di nome Giorgio al termine di una solenne celebrazione nella cattedrale copta del Cairo, che è stata preceduta da tre giorni di digiuno (dal 31 ottobre al 3 novembre).

Tawadros è il 118esimo Patriarca copto ortodosso, il primo nell’era del dopo Mubarak con i Fratelli Musulmani al governo, i quali si sono oggi felicitati per questa nuova elezione attraverso messaggi di congratulazioni a Tawadros.

Nel messaggio il partito si dice ottimista di una “cooperazione positiva col nuovo Patriarca, considerato come guida spirituale dei fratelli copti nella diffusione dei valori della giustizia, della libertà e dell’eguaglianza”.

Gli altri due candidati era il vescovo Raphael e padre Raphael Ava Mina, che, insieme al vescovo Tawadros, erano stati selezioni lo scorso mese da un consiglio di oltre 2.000 elettori, tra laici, monaci, sacerdoti e prelati.

Il nuovo Patriarca copto ortodosso ha 60 anni e, prima di intraprenedere la vita religiosa, ha conseguito la laurea in farmacia. I media egiziani ne mettono in rilievo la capacità teologica e la sua attività pastorale con i giovani. 

Anche mons. Barnaba El Soryany, vescovo della diocesi Copto-Ortodossa di San Giorgio a Roma, in un’intervista di oggi sulla Radio Vaticana ha confermato che papa Tawadros II “è una persona molto attiva per tutto il popolo copto specialmente in Egitto. Ci è stato fatto un grande regalo per tutti!”.

Descrivendo il Patriarca, il vescovo ha aggiunto: “È una persona molto calma e molto amata da tante persone, da quelle che lo hanno conosciuto a quelle che sono con lui, a quelle che hanno svolto il servizio con lui. Sentiamo che con lui andremo avanti, che la Chiesa andrà avanti con il dialogo: lui spera molto nel dialogo”. 

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ZENIT Staff

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