Un passo dal cielo 2

Un serial TV gradevole che presenta una comunità di persone unite da un forte senso di solidarietà e dall’amore per la natura

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

di Franco Olearo

ROMA, sabato, 3 novembre 2012 (ZENIT.org).- Pietro è un ispettore forestale della Val Pusteria, tutto dedito al suo lavoro da quando ha perso la moglie. Cerca sempre di collaborare con il commissario di polizia Nappi (i due hanno gli uffici contigui) appena si presenta un caso difficile.

Pietro ha una grande conoscenza della natura e delle persone che vivono nella valle: solo lui riesce con la sua esperienza e il suo acume a risolvere i molti casi difficili che si presentano

Il serial presenta una comunità di persone unite da un forte senso di solidarietà e dall’amore per la natura

La serie poggia su una struttura narrativa già ben collaudata con Don Matteo ed è incentrato sulla simpatia dei personaggi e sul carisma di Terence Hill.

La simpatia dei personaggi. Potrebbe essere questa la sintesi della prima impressione che si ha guardando la seconda serie di “Un passo dal Cielo”, iniziata dal 14 ottobre 2012  ed in onda ogni giovedì su RaiUno.  

Simpatia certamente di Terence Hill: si percepisce chiaramente come per lui, il trovarsi immerso nella natura e aver cura degli animali vuol dire assecondare le sue più segrete passioni.

Simpatici anche gli altri personaggi perché mostrano tutti tratti molto umani. Anche se fra di loro possono nascere differenze di interessi e di vedute, sono capaci di riflettere e sanno trovare il modo giusto per riconciliarsi o riconoscere di avere sbagliato. 

Enrico Ianniello (il commissario di polizia) e Gianmarco Pozzoli (l’assitente di polizia) hanno anche il compito di sviluppare gag comiche che alleggeriscono l’intrigo poliziesco che si sviluppa in ogni puntata. 

Accanto alla simpatia c’è la bellezza dei luoghi delle riprese: è stata un’ottima e quasi audace scelta quella di ambientare gli episodi in Alta Val Pusteria, vicino al paese di San Candido.

Non sono molti i film di ambientazione montana; le cime delle Alpi o delle Dolomiti sono state quasi sempre sfruttate perché idonee a sviluppare il pathos che scaturisce da loro aspetto  minaccioso e inaccessibile.

In questo serial la montagna e le sue valli sono al contrario un luogo di pace, un ambiente che cela i suoi segreti ma che si fa scoprire solo da chi la ama. Ad ogni puntata si fa la conoscenza con un nuovo animale selvaggio e le sue abitudini: sia esso il lupo vicino di casa di Pietro o un gufo reale o un orso.

La struttura portante del racconto è stata ereditata dall’ormai veterana serie di Don Matteo: ogni puntata inizia con la scoperta di un omicidio o un furto che viene risolto all’interno della puntata stessa; in questa serie si è cercato di metter a fuoco temi attuali: la tratta delle donne, l’inquinamento radioattivo, lo spionaggio industriale.

Trasversalmente alle puntate si evolvono le vicende private dei protagonisti: in particolare due storie d’amore che faticano a realizzarsi.

Una, fra il commissario Vincenzo e la veterinaria Silvia, ha la dinamica classica dell’insidia che proviene da un terzo incomodo (invero molto scomodo, visto che ha le belle sembianze di Raniero Monaco di Lapio); l’altra è più interessante e riguarda il rapporto fra Chiara, che è non vedente, e Giorgio.

In questo caso gli sceneggiatori hanno osato veramente tanto, configurando una dialettica fra una ragazza che ha una visione alta dell’amore che non vuole intaccare con un rapporto prematrimoniale e Giorgio, più debole ed instabile. 

Su tutto e su tutti sovrasta la figura Terence Hill e anche se ha dismesso la tonaca, conserva l’abitudine di parlare poco, riflettere con calma, essere un saggio punto di riferimento per tutti. Il suo dono esclusivo resta, come in Don Matteo, quello di saper guardare dentro le persone e quindi di comprendere la dinamica delle situazioni meglio degli altri. 

La figura di Pietro, da lui interpretata, ha delle nuove sfumature: è più carica di malinconia (spesso è sovrastato dal ricordo della moglie morta) ma al contempo è meno distaccata di Don Matteo: ora che non ha più la tonaca, quando s’imbatte in una persona che non gli piace (tipicamente un bracconiere) è pronto anche a menar le mani.

Gli ottimi indici di ascolto confermano che vi è un vasto pubblico in grado di apprezzare la positività dei protagonisti così come la bellezza degli scenari.

Titolo Originale: Un passo dal cielo 2
Paese: ITALIA
Anno: 2012
Regia: Riccardo Donna, Salvatore Basile
Sceneggiatura: Salvatore Basile, Francesca De Michelis, Enrico Oldoini, Mario, Ruggeri, Andrea Valagussa, Luisa Cotta Ramosino
Produzione: Rai Fiction, Lux Vide
Durata: 50 minuti ogni giovedì su RaiUno dal 14 ottobre 2012
Interpreti: Terence Hill, Francesco Salvi, Enrico Ianniello, Gaia Bermani Amaral, Katia Ricciarelli, Claudia Gaffuri 

Per ogni approfondimento: http://www.familycinematv.it/

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione