Dove il Presepe c'è sempre

Pellegrinaggio continuo tra i lecci di Montignoso

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di padre Mario Piatti icms

ROMA, martedì, 20 dicembre 2011 (ZENIT.org) – Montignoso, nel comune di Gambassi Terme (FI), è una località ormai nota alle migliaia di fedeli che, da tempo, vengono quassù per pregare, per riconciliarsi con Dio e per ammirare il monumentale e originale Presepe.

La frazione di Montignoso, nel comune di Gambassi Terme (FI), situata sopra un colle alto quasi 600 metri, era originariamente una torre d’avvistamento medioevale, che serviva ai fiorentini per premunirsi da eventuali attacchi provenienti da città avversarie, come Siena o Pisa. Di quell’epoca rimangono solo alcuni muri, le tracce di un arco e un pluvium, che serviva per raccogliere le acque piovane per tutta la guarnigione.

Durante i secoli, questo minuscolo presidio si è leggermente ingrandito: è stata costruita una piccola cappella, che lungo il corso della storia si è ampliata, tanto da diventare la chiesetta parrocchiale, destinata al servizio spirituale di quei pochi fedeli della zona circostante, per lo più boscaioli e carbonai. Da alcuni documenti sappiamo che la chiesa era dedicata a San Frediano, un santo molto famoso nella zona, per il quale la gente del posto nutre una grande devozione e che fu Vescovo di Lucca, dal 566 al 588. Di questo santo, però, nella chiesa non si trova più alcuna immagine.

Alla fine degli anni Cinquanta, a causa dello spopolamento e della migrazione verso la città, la parrocchia è stata spostata un paio di km a valle, in località Castagno, con la costruzione di una nuova chiesa, dedicata a San Giuseppe e il conseguente abbandono di Montignoso.

Purtroppo la posizione isolata e la presenza di una cappella abbandonata, in mezzo al bosco, diede luogo a vergognose profanazioni. Nel 1989, si insediò in forma stabile una comunità religiosa, che diede inizio all’Opera, cominciando a ristrutturare l’antico presidio e a restaurare la piccola chiesetta, grazie alla generosità di molti benefattori.

Ora, è proprio il caso di dirlo, laddove è abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia (Rm 5,20): infatti, accanto all’antica Chiesa di San Frediano, all’interno dell’antica cinta muraria, l’Opera include un maestoso Presepe permanente, che mostra i misteri della vita di Cristo, dall’Annunciazione alla Pentecoste (preceduti dalla rappresentazione del Peccato Originale) e che, nel corso di questi ultimi anni, si è continuamente arricchito di nuove scene evangeliche, vere e proprie opere d’arte.

Attraverso tali quadri scultorei, per lo più a grandezza naturale, di facile e immediata lettura, e grazie alle catechesi delle nostre Suore o dei nostri seminaristi, il pellegrino è guidato a una vera e propria contemplazione visiva. L’Annuncio evangelico risulta così più gradito ed efficace. Particolarmente suggestiva appare la veduta “in notturna” del Presepe.

L’ingresso è consentito ogni domenica dell’anno, nel pomeriggio, mentre il cancello rimane sempre aperto al pubblico nel periodo che va dall’8 Dicembre al 31 Gennaio, durante il quale il Presepe si presenta in tutta la sua bellezza, con suggestivi giochi di luce. Anche giovani e giovanissimi trovano qui un’oasi di pace, di fraternità e di preghiera.  

Nell’ambito dell’Opera di Montignoso, il luogo di culto esterno, dedicato alla Vergine Maria, richiama la cappellina delle apparizioni del Santuario di Fatima. Particolarmente solenni e partecipate sono le funzioni liturgiche serali – in occasione dei 12 e dei 13 dei mesi che vanno da maggio ad ottobre, in ricordo delle apparizioni del 1917 – e la celebrazione dei primi sabati del mese, per riparare le offese arrecate al Cuore Immacolato di Maria.

Il 13 Luglio 2011 l’Opera ha vissuto un momento assai significativo per la sua storia: l’erezione a Santuario diocesano, da parte di S.E. Mons. Alberto Silvani, Vescovo di Volterra, diocesi a cui appartiene Montignoso. Su richiesta dello stesso Vescovo, la Santa Sede ha concesso stabilmente, ai pellegrini che saliranno a pregare nel novello Santuario, la possibilità di lucrare l’indulgenza plenaria ogni 13 del mese da maggio ad ottobre; nella solennità dell’Assunta e dell’Immacolata Concezione; e a tutti i gruppi di fedeli che si recheranno qui in pellegrinaggio, in qualsiasi giorno dell’anno.

Domenica 3 luglio, due religiosi Servi del Cuore Immacolato di Maria erano stati ordinati sacerdoti a Montignoso da S. Em. il Card. Angelo Bagnasco. I Servi e le Serve del Cuore Immacolato di Maria, insieme agli “Amici” e ai “Figli/e” del Cuore Immacolato di Maria, animano la vita dell’Opera, che è diventata così, dalla sua fondazione, nel 1990, fino ad oggi, un grande centro di spiritualità, meta di decine di migliaia di pellegrini che, ogni anno, giungono dalla Toscana e da diverse altre regioni d’Italia. È una realtà dove il Movimento ecclesiale Famiglia del Cuore Immacolato di Maria si esprime nelle sue tre componenti essenziali, religiosi, religiose e laici.

Essi, insieme, cercano di cooperare per quel trionfo del Cuore Immacolato di Maria promesso dalla Vergine a Fatima, testimoniando e portando Cristo al mondo: anche attraverso la contemplazione di un Presepe unico, nel suo genere, capace di commuovere e far pregare i tanti pellegrini che salgono devotamente questo colle.

Riferimenti: Famiglia del Cuore Immacolato di Maria, Opera N.S. di Fatima Loc. Montignoso 1  50050 Gambassi Terme (FI); e-mail: icmsmontignoso@live.it

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ZENIT Staff

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