CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 18 dicembre 2011 (ZENIT.org) – Il 22 novembre 2001, il Beato Giovanni Paolo II promulgò l’Esortazione Apostolica Ecclesia in Oceania, frutto dell’Assemblea Speciale per l’Oceania del Sinodo dei Vescovi, tenutasi dal 22 novembre al 12 dicembre 1998, sul tema Gesù Cristo e i popoli dell’Oceania: seguire la sua via, proclamare la sua verità, vivere la sua vita.
A dieci anni dalla pubblicazione del documento pontificio, il 9 dicembre 2011, si è riunito per la decima volta il Consiglio Speciale per l’Oceania della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, per un esame retrospettivo della diffusione dell’Esortazione e, contemporaneamente, della sua applicazione nella vita delle diverse Chiese del Continente.
L’ordine del giorno ha visto il saluto iniziale del Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, S.E. monsignor Nikola Eterović, che si è soffermato sull’applicazione degli orientamenti offerti dall’Esortazione, riflettendo anche sulla situazione della società e della Chiesa nel Continente.
In sede all’assemblea, ha avuto luogo una discussione sulla preparazione della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si terrà dal 7 al 28 ottobre 2012 sul tema La Nuova Evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana.
I Presuli, in maggioranza presenti a Roma per la visita ad limina, hanno valutato positivamente l’Esortazione Ecclesia in Oceania, mettendone in evidenza l’attualità nelle condizioni presenti, sia ecclesiali che sociali, che hanno conosciuto una certa radicalizzazione, soprattutto nel processo di secolarizzazione in Australia e Nuova Zelanda.
Sono stati rilevati, inoltre, segni di speranza, quali l’apertura dei giovani e di alcuni intellettuali al Vangelo di Gesù Cristo. Realtà significative che, nonostante siano ancora minoritarie, alimentano speranza per il futuro.
Un riferimento è andato anche alla celebrazione dell’Assemblea Speciale del 1998, che ha rafforzato i legami tra le quattro Conferenze episcopali (Australia; Nuova Zelanda; Papua Nuova Guinea e Isole Salomone; Pacifico), i cui Membri si riuniscono in assemblea plenaria ogni quattro anni.
E’ emerso anche come il tema sinodale si sia rivelato appropriato: in Gesù Cristo i popoli dell’Oceania trovano risposte certe alle sfide che sollecitano le energie della Chiesa in quella parte del mondo.
Tali “energie” si manifestano in alcuni ambiti ben individuabili, come quelli dei diritti umani, della bioetica, del bene della società, della famiglia, dell’ecologia e, più specificamente, della carità, dell’inculturazione, del dialogo ecumenico ed interreligioso.
Una grande attenzione è stata posta, poi, alla chiamata alla missio ad gentes in Oceania – definita “impellente” da tutti i presenti – in particolare in quei luoghi dove le Chiese particolari sono impegnate a continuare la missione degli evangelizzatori che hanno annunciato in origine la verità di Gesù. È necessario continuare su questa via dell’annuncio, sia nel contesto di società secolarizzate, sia tra i popoli tradizionalmente religiosi del Pacifico, con particolare attenzione alle popolazioni indigene.
La Nuova Evangelizzazione è un tema ben presente nell’Esortazione Postsinodale Ecclesia in Oceania. Essa è proposta con ottimismo, nonostante l’esistenza di ostacoli e di sfide, alcune delle quali, ad esempio quelle della famiglia, sono diventate vere e proprie urgenze pastorali. “L’annuncio del Vangelo richiede un nuovo ardore da parte di tutti i cristiani, inclusi i laici, che devono riscoprire la propria vocazione missionaria” è quindi la conclusione unanime dell’assemblea.
Al termine dei lavori i Membri del Consiglio hanno ringraziato il Segretario Generale e tutto il personale della Segreteria per il servizio prestato nella preparazione della riunione. Quindi hanno concluso i lavori rivolgendo alla Madonna, Regina della Pace e Aiuto dei Cristiani, la richiesta di protezione e di intercessione per la Chiesa in Oceania.