Benedetto XVI chiuderà probabilmente l'Anno Giubilare di Cuba

La fase finale del pellegrinaggio della Vergine della Carità del Rame nell’isola caraibica

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L’AVANA, mercoledì, 7 dicembre 2011 (ZENIT.org) – Due eventi pubblici inediti all’Avana, hanno caratterizzato la penultima tappa del pellegrinaggio nazionale della Virgen de la Caridad del Cobre, la santa patrona di Cuba.

L’immagine della santa patrona di Cuba è sulla via del ritorno al suo santuario, nei pressi di Santiago de Cuba, nell’estremo sudest dell’isola, dove si terrà nel marzo prossimo la conclusione dell’Anno Giubilare, alla quale parteciperà probabilmente Papa Benedetto XVI, come ha riferito lunedì 5 dicembre, la Radio Vaticana.

Tredici anni dopo la storica messa del Beato Giovanni Paolo II, lo scorso 3 dicembre si è svolto un grande atto mariano nella Piazza della Rivoluzione nella capitale.

In preparazione alla conclusione del passaggio per la capitale dell’immagine della Vergine della Carità del Rame, centinaia di cittadini hanno partecipato sabato sotto la guida del vescovo ausiliare de L’Avana, monsignor Juan de Dios Hernández, ad un evento di devozione mariana senza precedenti.

In questa storica piazza, associata per oltre cinquant’anni ai discorsi del líder máximo della Rivoluzione, Fidel Castro, il primo atto religioso autorizzato dalle autorità fu proprio la Messa celebrata il 25 gennaio 1998 da Giovanni Paolo II, al termine della sua altrettanto storica visita all’isola, che, con ogni probabilità, sarà ricordata dal suo successore.

Monsignor Hernández, che ha presieduto una grande processione di fedeli con fiaccole e candele, a commento di quanto stava accadendo, ha detto: “Non siamo in un luogo qualsiasi. Questo è un luogo significativo ed è anche il momento di pregare per tutto e per tutti”.

L’immagine “morenita” della Vergine è arrivata verso le cinque della mattina nella piazza. Accanto all’icona, tanto amata dal popolo cubano e trovata in mare da tre pescatori 400 anni fa, nei pressi di Santiago de Cuba, i fedeli si sono uniti in preghiera per chiedere la sua protezione e la sua intercessione per il futuro della Nazione.

La figura della Vergine era collocata al centro di una pedana, con sullo sfondo – come era già successo in occasione della visita di Giovanni Paolo II – i grandi ritratti dei rivoluzionari Che Guevara e Camilo Cienfuegos. All’evento mariano, che è durato quasi un’ora, hanno partecipato anche vari funzionari dell’Ufficio per gli Affari religiosi del Partito comunista.

Il pellegrinaggio nazionale della Virgen de la Caridad del Cobre è iniziato nell’agosto 2010 e, prima di arrivare nella provincia dell’Avana, il 6 novembre scorso (penultima tappa prima di ritornare al santuario), ha percorso più di 28.000 chilometri.

Nella capitale cubana, il passaggio dell’immagine della santa patrona si concluderà il 30 dicembre con la Messa presso il viale del porto, il secondo luogo più importante dopo la Piazza della Rivoluzione.

Dopo l’atto mariano, il cardinale arcivescovo dell’Avana, Jaime Ortega, nel parco adiacente allo Stadio nazionale, ha presieduto un’altra processione in preparazione alla messa il 30 dicembre.
Anche in quest’occasione centinaia di fedeli si sono raccolti in preghiera, mentre il cardinale ha sottolineato che il nome della Vergine, “Carità”, significa “amore”. Perciò “ci deve ricordare la necessità dell’amore tra tutti i cubani, nelle case, nelle famiglie, tra coloro che sono qui e quelli che sono lontani”.

Perché “l’amore si semina e, quindi si manifesta nel posto di lavoro, nello sport ed in ogni attività umana. Questo è il cammino di riconciliazione e di pace”, ha concluso il cardinale.

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ZENIT Staff

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