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Distinti ospiti.Cari amici,

vi accolgo questa mattina nel Palazzo Apostolico e vi ringrazio ancora una volta per la vostra disponibilità a prendere parte alla giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la giustizia e per la pace nel mondo, svoltasi ieri ad Assisi, venticinque anni dopo quel primo storico incontro.

In un certo senso, quest’incontro rappresenta i miliardi di uomini e di donne nel mondo attivamente impegnati nella promozione della giustizia e della pace. È anche un segno dell’amicizia e della fraternità, che sono frutto degli sforzi di così tanti pionieri in questo tipo di dialogo. Che l’amicizia continui a crescere fra tutti i seguaci delle religioni del mondo e con gli uomini e le donne di buona volontà ovunque.

Ringrazio i miei fratelli e le mie sorelle cristiani per la loro presenza fraterna. Ringrazio anche i rappresentanti del popolo ebraico, che ci è particolarmente vicino, e tutti voi, distinti rappresentanti delle religioni del mondo. Sono consapevole del fatto che molti di voi sono venuti da lontano e hanno intrapreso un viaggio impegnativo. Esprimo gratitudine anche a quanti rappresentano le persone di buona volontà che non seguono alcuna tradizione religiosa, ma si impegnano nella ricerca della verità. Hanno voluto condividere questo pellegrinaggio con noi come segno del loro desiderio di cooperare all’edificazione di un mondo migliore. Guardando indietro, possiamo apprezzare la lungimiranza del compianto Papa Giovanni Paolo II nell’indire il primo incontro di Assisi e la necessità costante degli uomini e delle donne di differenti religioni di testimoniare che il viaggio dello spirito è sempre un viaggio di pace.

Gli incontri di questo tipo sono necessariamente eccezionali e rari, ma sono un’ espressione vivida del fatto che ogni giorno, in tutto il mondo, persone di differenti tradizioni religiose vivono e lavorano insieme in armonia. È sicuramente significativo per la causa della pace che così tanti uomini e donne, ispirati dalle loro convinzioni più profonde, siano impegnati a operare per il bene della famiglia umana.

In questo modo, sono sicuro che l’incontro di ieri ci abbia donato il senso di quanto è autentico il nostro desidero di contribuire al bene di tutti gli esseri umani e di quante cose dobbiamo condividere gli uni con gli altri. Andando per le nostre strade diverse, traiamo forza da quest’esperienza e, ovunque siamo, proseguiamo il viaggio rinnovato che conduce alla verità, il pellegrinaggio che porta alla pace. Vi ringrazio tutti di cuore!

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