Inoltre gli scienziati americani hanno raccolto prove di una forte componente indipendente da meccanismi immunitari nell' effetto anti-tumorale contro il cancro del seno manifestato dalle staminali del cordone ombelicale. Dovrebbero produrre fattori diffusibili, molecole relativamente stabili e di piccole dimensioni, poiché riescono ad inibire intensamente la crescita di colonie, formate dalle cellule neoplastiche, anche quando non vengono direttamente a contatto con esse, ma sono state solamente, in tempi diversi, nello stesso terreno di coltura. Questa conclusione è confermata anche dalla intensa efficacia delle staminali cordonali quando sono inserite nello stesso medium con le cellule tumorali, nonostante che queste ultime siano molto più numerose: il semplice contatto staminale-cellula non sarebbe sicuramente sufficiente.6

Un ruolo rilevante potrebbe averlo la secrezione di consistenti quantità di citochine, già evidenziate da altri ricercatori.11 La riduzione della crescita cellula-dipendente sarebbe dovuta, almeno in parte alla ridotta fosforilazione dell' Akt, la Protein Chinasi B, caratterizzata da un' azione favorente l' angiogenesi o la proliferazione cellulare neoplastica, oltre che inibente l' apoptosi, e delle ERK1 e 2, le Mitogen-Activated Protein (MAP) Kinases, che influenzano la proliferazione e la differenziazione, attivate da fattori di crescita e sostanze che inducono le neoplasie. Importante dovrebbe essere anche la diminuzione della procaspasi-3 e l' aumento della caspasi-3 scissa, enzima proteolitico endo-cellulare, fondamentale per l' apoptosi.

Le nuove ricerche in corso da parte della Kansas State University sono dirette verso un ulteriore chiarimento dei meccanismi che possono essere coinvolti nell' efficace soppressione dell' adenocarcinoma della mammella da parte delle staminali cordonali, compresa una potenziale modulazione del sistema immunitario nell' ospite.6

Esse possono essere raccolte in elevato numero, in un breve intervallo di tempo, senza metodiche invasive, non presentano problematiche etiche, né problemi di sicurezza per cancerogenicità o frequenti rischi di rigetto immunitario, se autologhe.

Ancora una volta si sono dimostrate estremamente valide alivello terapeutico contro una malattia molto grave e diffusa e hanno contribuito a importanti progressi per la terapia cellulare.5


1) "World Cancer Report". International Agency for Research on Cancer. 2008.

2) "Male Breast Cancer Causes, Risk Factors for Men, Symptoms and Treatment on". Medicinenet.com.

3) Breast Cancer Risk Factors – Breastcancer.org

4) Rachakatla RS, Marini F, Weiss ML, et al. Development of human umbilical cord matrix stem cell-based gene therapy for experimental lung tumors. Cancer Gene Ther 2007; 14: 828–35.

5) Mitchell KE, Weiss ML, Mitchell BM, et al. Matrix cells from Wharton's jelly form neurons and glia. Stem Cells 2003; 21: 50–60.

6) Ganta C, Chiyo D, Ayuzawa R, Rachakatla R, Pyle M, Andrews G, Weiss M, Tamura M, Troyer D. - Rat umbilical cord stem cells completely abolish rat mammary carcinomas with no evidence of metastasis or recurrence 100 days post-tumor cell inoculation. - Cancer Res. 2009 Mar 1;69(5):1815-20. Epub 2009 Feb 24

7) Aboody KS, Najbauer J, Danks MK, et al. Stem and progenitor cell-mediated tumor selective gene therapy. Gene Ther 2008; 15: 739–52.

8) Muller A, Homey B, Soto H, et al. Involvement of chemokine receptors in breast cancer metastasis. Nature 2001; 410: 50–6.

9) Arbab AS, Janic B, Knight RA, et al. Detection of migration of locally implanted AC133+ stem cells by cellular magnetic resonance imaging with histological findings. FASEB J 2008; 22: 3234–46.

10 ) Khakoo AY, Pati S, Anderson SA, et al. Human mesenchymal stem cells exert potent antitumorigenic effects in a model of Kaposi's sarcoma. J Exp Med 2006; 203: 1235–47.

11 ) Friedman R, Betancur M, Boissel L, et al. Umbilical cord mesenchymal stem cells: adjuvants for human cell transplantation. Biol Blood Marrow Transplant 2007; 3: 1477–86.

I Giovani di Betania e la notte di Holywin.

I “Giovani di Betania” sono ragazzi e ragazze di diverse fasce di età (dalla I media agli studenti universitari) che vivono la loro esperienza di fede nella grande famiglia della Fraternità Francescana di Betania, una congregazione religiosa mista, fondata poco più di 25 anni fa, che vive il carisma francescano con particolare attenzione alla preghiera, alla vita fraterna, all’accoglienza, diffusa in tutta Italia, Svizzera, Germania, Brasile.

Quest’anno i Giovani di Betania in occasione della Festività di Ognissanti si sono tutti riuniti nella casa generalizia di Terlizzi (Ba), convocati dal fondatore della Fraternità Francescana di Betania, padre Pancrazio, figlio spirituale di Padre Pio che proprio da padre Pio ricevette il programma di vita che è diventato la regola fondamentale della Fraternità. Ebbene questi giovani sono stati invitati a trascorrere tutti insieme la grande festa di Tutti i Santi. Ciascun giovane è stato chiamato ad indossare i panni del proprio santo, quello di cui porta il nome, ed i ragazzi si sono presentati ben preparati, con gli attributi iconografici del proprio Santo, e soprattutto con l’entusiasmo di una storia vissuta che fa da esempio e guida.

E così un numerosissimo allegro gruppo di Santi più o meno noti, dalla Madonna a San Riccardo Pampuri, da San Francesco d’Assisi a Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), da Sant’Antonio a san Federico vescovo, da san Lorenzo a David … si è riunita festosamente, unendo preghiera ed allegria, Rosario e balli, e tanta musica e canti e scherzi e risate. Una profonda esperienza culturale (la conoscenza delle proprie radici) e spirituale vissuta con entusiasmo e semplicità. Il relativismo, da sempre, si confuta vivendo con gioia la verità. Dunque, questa si propone come una allegra e profonda alternativa allo sballo consumistico di Halloween.

Per chi fosse interessato visiti il sito della Fraternità Francescana di Betania: www.ffbetania.it