Internet e stampa: una competizione positiva

Monsignor Mariano Crociata ai settimanali cattolici

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di Antonio Gaspari

ROMA, domenica, 23 ottobre 2011 (ZENIT.org).- La Rete costituisce una risorsa imprescindibile, che sfida anche la carta stampata, e per questo non basterà affiancare a quella stampata l’edizione digitale.

Cosi monsignor Mariano Crociata, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) ha concluso il suo intervento al Convegno Nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) svoltosi ieri 22 ottobre a Cesena.

Il tema della sua relazione era “Territorio e Internet, due luoghi da abitare” e l’incontro si è svolto in occasione dei 100 anni del Corriere Cesenate.

L’attuale direttore del Corriere Cesenate Francesco Zanotti, è anche Presidente della FISC.

Di fronte ai rappresentanti di 189 settimanali cattolici il Segretario generale della CEI ha lodato gli operatori della stampa cattolica per la prospettiva “che aiuta a leggere e ad interpretare gli eventi alla luce della fede cristiana”.

Monsignor Crociata ha sottolineato come nonostante le difficoltà economiche i giornali diocesani sono importanti per le Chiese locali, perchè svolgono un significativo impegno missionario.

L’orientamento delle risorse pubblicitarie alle emittenti televisive nazionali; l’aumento considerevole delle spese postali, seguito alla soppressione delle tariffe agevolate; la riduzione del sostegno pubblico con la drastica e sistematica riduzione del fondo per l’editoria, sono per monsignor Crociata tutti elementi che contribuiscono a “mettere a rischio di sopravvivenza di decine e decine di testate, centinaia di posti di lavoro” e in particolare “un impoverimento del pluralismo informativo, del dibattito pubblico, del patrimonio culturale e informativo del Paese”.

In merito all’utilizzo della rete, il prelato ha ribadito che “Internet è certamente un luogo da abitare, ma senza che questo significhi disertare il territorio e le sue forme tradizionali di comunicazione”.

Per il Segretario Generale della CEI, “fibre ottiche e satelliti spalancano gli orizzonti del mondo; eppure cresce la ricerca dell’identità locale, la riscoperta delle piccole patrie, il richiamo alle autonomie”.

Pur preferendo la carta stampata monsignor Crociata ha spiegato che “la Rete costituisce una risorsa imprescindibile, che ha spalancato possibilità inedite di informazione, di scambio e di relazione; un nuovo ambiente, che ridisegna il lettore e, quindi, il modo stesso di confezionare i nostri giornali”.

In questo contesto il Segretario generale della CEI ha chiesto di “continuate ad essere voce del territorio”, “prestate attenzione ai contenuti”, “fatevi scegliere per una linea editoriale coraggiosa e riconoscibile nella sua identità ecclesiale, sul tracciato della dottrina sociale della Chiesa”, “abitate il cortile dei gentili, attenti a sollevare domande, pronti a proporre percorsi di risposta”.

In conclusione monsignor Crociata ha chiesto agli operatori della stampa cattolica di operare in sinergia e di aderire all’Unione cattolica della stampa italiana (UCSI), al fine di “congiungere la semplicità della colomba con la prudenza del serpente” e riprendere il tema “Silenzio e Parola”, della prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali.

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ZENIT Staff

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