Solidarietà dei musulmani alla comunità copta egiziana

IL CAIRO, mercoledì, 19 ottobre 2011 (ZENIT.org) – A seguito delle stragi dei giorni scorsi, la comunità egiziana copta ha ricevuto le condoglianze da parte della Casa della Famiglia Egiziana, organismo interconfessionale che raduna tutte le confessioni religiose del paese.

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“Quando il sole della rivoluzione egiziana pacifica si levò dalla piazza della liberazione il 25 di gennaio di questo anno (2011) tutto il popolo egiziano vide la nascita di uno nuovo spirito”, ha esordito nel suo messaggio Ahmad Mouhammad Al-Tib, presidente della Casa.

L’ottimismo dei primi mesi della primavera araba ha però lasciato il posto alla disillusione e gli eventi dello scorso 9 ottobre “sono stati uno shock per tutta la coscienza nazionale e oltremodo offensivi per l’esistenza di ogni egiziano”, ha proseguito il messaggio.

Riunitosi il Consiglio della Famiglia, il grande Imam Chaikh Al-Azhar, che presiede l’organo ha dichiarato: “I giorni hanno dimostrato che i trattamenti superficiali e le soluzioni palliative dei fenomeni della crisi nel passato sono stati inutili, anzi, hanno portato alla escalation e  all’accelerazione della crisi in modo senza precedenti, al punto da risultare inaccettabile e anzi richiamano ad eventi pericolosi che minacciano seriamente questo paese”.

La casa della famiglia ha quindi invitato “il consiglio superiore delle forze armate e il consiglio dei ministri di redigere velocemente l’ordinamento che regola la costruzione delle chiese”.

L’esercito è stato quindi sollecitato ad “adottare le misure pratiche e necessarie contro questa crisi per rafforzare ciò che è scritto nella costituzione per quanto riguarda il principio della cittadinanza  a tutto il popolo egiziano”.

Il consiglio della casa della famiglia ha poi affermato “orgogliosamente la sua presenza nella magistratura egiziana e nella sua lunga gloriosa storia nella tutela dei diritti e della libertà, e nella supremazia della legge”, auspicando un’azione concreta contro i fanatismi religiosi “dopo 15 secoli di convivenza e coesistenza e di unità nazionale”.

La casa di famiglia ha poi fatto un richiamo ai “mezzi di comunicazione di essere una misura di responsabilità nazionale in questa particolare fase della nostra storia moderna”.

L’organo interreligioso ha infine porto “sincere condoglianze alle famiglie dei martiri” augurando “una guarigione veloce ai feriti egiziani” ed esprimendo “uno sgomento e un profondo dolore per la quantità spiacevole di questi eventi estranei all’Egitto e agli egiziani”.

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ZENIT Staff

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