Spagna: il Consiglio d'Europa contrario all'Educazione alla Cittadinanza

Rapporto indirizzato al Governo spagnolo

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

MADRID, venerdì, 14 ottobre 2011 (ZENIT.org).- Il Comitato per i Diritti Sociali del Consiglio d’Europa ha comunicato all’associazione “Profesionales por la Ética” (Professionisti per l’Etica) che trasmetterà al Governo spagnolo un rapporto contrario alle materie di “Educazione alla Cittadinanza” (EpC).

Il documento, realizzato da “Profesionales por la Ética” e dal Centro Europeo per la Legge e la Giustizia (ECLJ), è stato presentato nel giugno scorso, ha reso noto l’associazione.

Lo studio dimostra che le materie in questione non rispettano vari trattati e accordi internazionali – come la Carta Sociale Europea e i Principi di Orientamento sull’insegnamento delle religioni e dei credo nelle Scuole Pubbliche dell’OSCE –, così come alcune comunicazioni del Comitato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Il rapporto termina con una raccomandazione che esorta il Consiglio d’Europa a chiedere al Governo spagnolo di assistere gli allievi obiettori che non partecipano alle lezioni di “Educazione alla Cittadinanza”.

La responsabile delle Relazioni Internazionali di “Profesionales por la Ética”, Leonor Tamayo, la interpreta come una piccola vittoria che serve a ricordare che le materie di EpC hanno provocato un serio conflitto nella società spagnola e che molti genitori continuano a protestare e a lottare contro questa forma di indottrinamento scolastico.

“La prima pietra miliare – ha affermato – è stata la presentazione di una petizione di 105 spagnoli alla Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo nel marzo 2010”.

La Tamayo ha ricordato che queste materie scolastiche sono state denunciate in otto occasioni in vari forum o istituzioni internazionali: al Parlamento Europeo a Bruxelles nel giugno 2010; al Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU a Ginevra nel settembre 2010; all’Assemblea dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE) a Varsavia nell’ottobre 2010; nella Riunione sulla Libertà di Religione o Credo dell’OSCE a Vienna nel dicembre 2010, nel Vertice dell’OSCE in Kazakistan sempre nel dicembre 2010.

Quest’anno le denunce sono state presentate all’Agenzia dei Diritti Fondamentali dell’UE a Vienna, ad aprile; al Comitato Europeo per i Diritti Sociali, del Consiglio d’Europa, a Strasburgo, a giugno; al Congresso sulla Prevenzione e la Risposta agli attacchi contro i cristiani dell’OSCE, a Roma, a settembre.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione