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KOBRI-EL-KUBBAH, venerdì, 13 ottobre 2011. (ZENIT.org) – “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera…Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto questo dipende da voi, vivete in pace con tutti…Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male” (Rom 12: 12 –21-CEI). Con queste raccomandazioni di San Paolo Apostolo, cerchiamo la nostra strada, in questo tempo in cui è difficile avere una visione chiara del presente e del futuro.
Con i cuori feriti, ci uniamo a tutte le forze nazionali sincere, responsabili del presente e del futuro del nostro amato paese, per manifestare il nostro profondo dolore, davanti agli eventi sanguinanti subiti da figli e figlie sinceri, che hanno voluto contribuire al cammino democratico del Paese, con manifestazioni pacifiche, come centinaia altri gruppi di cittadini. Purtroppo, questo si è terminato con la morte violenta di 22 copti e 3 soldati, e con 329 feriti, secondo le dichiarazioni ufficiali. Noi preghiamo per il riposo delle anime dei defunti, per la veloce guarigione dei feriti, e per la consolazione delle loro famiglie. Chiediamo che tutte le Sante Messe e tutte le preghiere di Domenica 16 ottobre siano consacrate per queste intenzioni. Ci siamo anche uniti, con la preghiera e con il digiuno, a tutti i cristiani, seguendo l’appello di Sua Santità Papa Shenouda III, perché il Signore doni pace al nostro amato Egitto.
Condannando nuovamente ogni atto di violenza e tutti i suoi attori, rivolgiamo un appello ai responsabili di prendere le misure necessarie e ferme, per garantire la sicurezza, stabilire le soluzioni chiare e stabili per i problemi che causano tensioni e conflitti, rispettare la supremazia della legge nel trattare i scontri e i crimini, e garantire l’obiettività dei media. Abbiamo piena fiducia che il Consiglio Superiore delle Forze Armate, il Governo e la Magistratura, sono in grado di guidare il Paese alla stabilità e la sicurezza, nella garanzia del bene e dell’onore di tutti i cittadini.
Rivolgiamo il nostro appello a tutti i membri delle nostre Chiese, a dedicarsi con tutte le loro forze a vivere con spirito di cittadinanza sincera, e di fratellanza benevola, con tutti i fratelli e le sorelle della Patria, e di lavorare con assiduità in tutti i campi e tutte le posizioni. Li chiamiamo anche a partecipare, in Egitto e all’estero, all’azione politica e elettorale in corso – questo è un dovere sacro, a cui non è permesso di rinunciare – per costruire uno Stato democratico moderno, fondato sulla legge e la cittadinanza completa, e basato sull’uguaglianza, la giustizia e la garanzia della libertà. Questo, per garantire per l’Egitto un futuro migliore, splendente di speranza e di lavoro, a cui continuiamo a contribuire generosamente, attraverso le nostre istituzioni educative, caritative e di sviluppo, al servizio e per il bene di tutti i cittadini del nostro caro Egitto, fiduciosi nella Provvidenza divina che ci sostiene.
Che il Dio onnipotente e premuroso ci aiuta, per la Sua gloria e per il bene di tutto il Paese, con la benedizione della Santa Vergine Maria, Regina della Pace.