ROMA, giovedì, 13 ottobre 2011 (ZENIT.org).- “Il prezzo degli alimenti: dalla crisi alla stabilità” è il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2011, che si celebrerà il 16 ottobre prossimo.
La scelta dell’argomento, spiega un comunicato, mira ad “aiutarci a pensare cosa possiamo fare per attenuare l’impatto che l’aumento dei prezzi degli alimenti ha per la popolazione più vulnerabile”.
In vista della celebrazione della Giornata, gli organizzatori propongono varie iniziative: “una preghiera”, “un digiuno” e “un gesto solidale”.
Quanto alla preghiera, invitano a “cercare un simbolo che esprima il significato di questa giornata (un piatto o un cestino con alimenti ed un altro vuoto, foto, una tavola con piatti vuoti…)” e a collocarlo al centro del luogo in cui si svolgerà la preghiera.
Si propone di iniziare la preghiera con una canzone collegata alla tematica della Giornata, evento che mira a “ricordare e pregare per tanti fratelli che non hanno il necessario per mangiare” e a “rinnovare ancora il nostro impegno di ‘dar loro da mangiare’, come Gesù disse ai suoi discepoli di ieri e dice a quelli di oggi”.
C’è poi l’ascolto della Parola di Dio: 1 Re 17, 7-16 e il brano evangelico Mt 12, 1-8. Si suggerisce quindi una risonanza ripentendo le frasi che “arrivano di più al cuore”.
La seconda proposta è “una giornata di digiuno, perché l’esperienza della fame personale ci avvicini e faccia sentire, seppur in misura assai piccola, quello che i nostri fratelli e sorelle vivono ogni giorno”.
Si invita infine a “scegliere come comunità un gesto di solidarietà con coloro che non hanno da mangiare quotidianamente quanto basta”.
Vari i suggerimenti a questo riguardo: “condividere il nostro pranzo o cena con qualche persona vicina bisognosa”, “accostarci alla tavola di qualche famiglia del quartiere”, “decidere un importo mensile come comunità per consegnarlo a coloro che soffrono la fame”, “tenere una giornata di riflessione con le comunità laiche su questo tema”, “partecipare a qualche ONG che lotta contro la fame”, “invitare una ONG a parlare alla comunità religiosa o laica su questo tema”.
“Le drastiche variazioni dei prezzi, in particolare quelle al rialzo, rappresentano una grave minaccia per la sicurezza alimentare nei Paesi in via di sviluppo”, sottolineano gli organizzatori della Giornata.
La popolazione povera è quella più gravemente colpita. Secondo la Banca Mondiale, nel 2010-11 l’aumento dei costi degli alimenti ha portato quasi 70 milioni di persone alla povertà estrema.