Essere promotori di un vero protagonismo delle nuove generazioni

In corso a Roma il Convegno nazionale dei sacerdoti assistenti di Azione cattolica

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ROMA, lunedì, 14 febbraio 2011 (ZENIT.org).- “I giovani oggi sono pochi, appena un settimo della popolazione nazionale, e questo fa sì che la loro voce non sempre riesca ad attirare la giusta attenzione della comunità civile ed ecclesiale: gli assistenti sono perciò chiamati a farsi compagni di viaggio e promotori di un vero protagonismo delle nuove generazioni”.

Ha spiegato così, don Armando Matteo, assistente della Federazione universitaria cattolica italiana (Fuci) e coordinatore del Collegio assistenti di Azione Cattolica, la scelta del tema “I giovani chiedono ‘Giustizia’. L’impegno per la solidarietà intergenerazionale” per il Convegno nazionale dei sacerdoti assistenti regionali, diocesani e parrocchiali di Azione cattolica che è iniziato nel pomeriggio del 14 febbraio a Roma (fino al 17) presso la Domus Mariae. 

“Il convegno – ha proseguito Matteo – intende da una parte sviluppare l’ambito della tradizione, secondo il metodo attuato al Convegno ecclesiale di Verona, e interrogarsi dunque sul tema della sempre più difficile trasmissione della fede alle nuove generazioni; dall’altra si propone di dare un efficace riscontro all’indicazione del Santo Padre di una ricerca più intensa della ‘solidarietà e della giustizia intergenerazionale’, premessa indispensabile per un paese davvero capace di propiziare vita buona per tutti”.

“L’importante – ha aggiunto mons. Domenico Sigalini, assistente ecclesiastico generale dell’Ac – è focalizzare l’attenzione sulla realtà giovanile, vedendola come soggetto attivo che ha coscienza della propria situazione e chiede giustizia per questo mondo”. “Una delle prospettive che ci proponiamo – ha proseguito Sigalini – è quella di creare dei circuiti positivi di risposta con l’intergenerazionalità”. Si tratta di una “scelta naturale” per l’Ac: “lo abbiamo visto il 30 ottobre a piazza San Pietro nel corso dell’incontro nazionale dei giovanissimi e ragazzi: la creatività, l’impegno e la passione dei giovani si è fatta carico di tutta la manifestazione”. Una festa, inoltre “dove c’erano anche gli adulti. E se quello che abbiamo visto è vero per il 30 ottobre, può essere vero anche per tutta la vita”.

Tra i relatori del convegno Riccardo Grassi e Massimo Livi Bacci, che interverranno sul significato di una presenza attiva da parte dei giovani nella Chiesa e nel paese; don G. Cesare Pagazzi e Paola Bignardi, i quali aiuteranno a discernere il profilo di un educatore all’altezza dei tempi. “Avremo ancora la gioia di incontrare e ascoltare – ha concluso Matteo –don Luigi Ciotti e padre Francesco Rossi De Gasperis, due colonne della nostra Chiesa”. Il card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della cultura, presiederà, martedì 15 febbraio, alle ore 12.00, la celebrazione eucaristica.

Il convegno sarà anche l’occasione per conoscere due pubblicazioni relative all’impegno dei sacerdoti assistenti curate dall’editrice Ave dell’Ac: Un prete che educa. L’assistente di azione cattolica: uomo di relazioni, esperto in umanità, di don Antonio Mastantuono, sacerdote della diocesi di Termoli-Larino e assistente nazionale del Movimento di impegno educativo dell’Azione cattolica e Un parroco si confessa. Domande e risposte sulla vita di un prete, a cura di Alberto Campoleoni che presenta la vita di un parroco di città, don Mario Carminati, sacerdote della diocesi di Bergamo, che “tra mille impegni diversi da svolgere e l’esigenza di mantenere uno spazio per coltivare la propria identità fa emergere uno spaccato genuino di vita, ordinaria e realista, senza trionfalismi ma con una tesi di fondo: si farà anche fatica, ma il ministero vale la pena”.

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ZENIT Staff

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