L'incidente con Al-Azhar? Colpa delle televisioni arabe

Per il Cardinale Naguib, un’occasione per rafforzare il dialogo

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di Tony Assaf

ROMA, martedì, 1 febbraio 2011 (ZENIT.org).- Una “decisione sorprendente, la cui causa principale va rintracciata nella traduzione sbagliata o nell’interpretazione erronea di ciò che ha detto il Santo Padre”. Così il Cardianle Antonios Naguib, Patriarca di Alessandria dei Copti (Egitto), ha commentato l’annuncio fatto il 20 gennaio scorso dalla massima autorità dell’Islam sunnita, l’Accademia delle Ricerche Islamiche di Al-Azhar, con sede al Cairo, in Egitto, di voler congelare il dialogo con il Vaticano.

L’errore, ha detto in una intervista a ZENIT il porporato che è stato Relatore generale al recente Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente, “è stato commesso da uno dei canali televisivi arabi, ed è stato poi ripreso da tutti i media. E così le autorità religiose, politiche e culturali lo hanno scambiato per le dichiarazioni del Papa, ed hanno basato le loro reazioni su queste interpretazioni sbagliate”.

Per il Cardinale Naguib, “congelare il dialogo non vuol dire tagliare le relazioni tra il Vaticano ed Al- Azhar, e questo lo ha anche confermato il portavoce di Al-Azhar, il signor ambasciatore Mohamed Refaat. Al-Azhar ha preso questa decisione perché considera negative le posizioni del Papa in merito all’islam, in riferimento anche ad episodi del passato. In realtà anche quegli interventi del Papa vennero interpretati male. Questa magari sarà un’occasione per chiarire ciò che ha creato questa escalation, e per ritornare ad un dialogo fruttuoso da ambedue le parti”.

Il Patriarca Naguib è stato a Roma nei giorni scorsi per partecipare alla Commissione dei lavori post-sinodali, tra i cui membri figura anche il Cardinale Jean Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Dopo l’incontro il Patriarca Naguib ha fatto sapere che il Cardinale Tauran ha confermato che il Pontificio Consiglio da lui presieduto non ha ancora ricevuto nessun comunicato ufficiale da parte di Al-Azhar. Per questo il Dicastero vaticano considera il dialogo tuttora in corsa. Rimane infatti confermato l’incontro in programma per l’8 febbraio prossimo del Comitato congiunto tra l’Università di Al-Azhar e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso.

Alla domanda su come si stia muovendo la Chiesa cattolica in Egitto al momento, il Patriarca Naguib ha ricordato che il Nunzio apostolico Michael Louis Fitzgerald ha diramato un comunicato nel quale spiega per filo e per segno le parole del Papa, chiarendo che esse non intendevano interferire negli affari interni del Paese né contenevano appelli a governi esteri affinché intervengano per difendere i cristiani del Medio Oriente. Il Papa ha chiesto semplicemente ai governi e agli Stati di proteggere i loro cittadini cristiani.

Inoltre due dei Vescovi ausiliari, accompagnati dal direttore dell’ufficio stampa della Chiesa copta cattolica, si sono incontrati con il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmad at-Tayyeb, presentandogli il testo autentico del Papa. Anche il Patriarca della Chiesa melkita si è incontrato con il Ministro degli Affari Religiosi per consegnargli il discorso del Santo Padre.

“Dal canto mio – ha aggiunto il Patriarca Naguib – ho anche rivolto un appello a tutti i cattolici in Egitto affinché si impegnino nel favorire e promuovere lo spirito di accoglienza, vicinanza, fratellanza e collaborazione”.

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ZENIT Staff

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