ROMA, mercoledì, 7 luglio 2010 (ZENIT.org).- “Vi benedico tutti, vi benedico tutti”: è un messaggio di pace e di speranza quello che Benedetto XVI ha voluto lanciare ai partecipanti del “Viaggio di amicizia” che l’Associazione Rondine – Cittadella della Pace realizzerà nel Caucaso del Sud e in Turchia dal 15 luglio al primo agosto.
Al termine dell’Udienza generale, che si è svolta nell’aula Paolo VI, Benedetto XVI in un breve ma intenso colloquio, ha salutato personalmente il Presidente di Rondine Franco Vaccari che guidava una delegazione di rappresentanza dell’associazione che parteciperà al viaggio nei paesi del Caucaso meridionale (Azerbaijan, Georgia, Armenia) e in Turchia.
Il viaggio nell’area caucasica, che si preannuncia carico di significato e che pone le basi per la realizzazione di un ponte di pace interculturale e interreligioso, inizia dunque con una benedizione papale che va oltre la formalità.
Il Presidente Vaccari, infatti, ha ricordato al Pontefice il viaggio promosso all’interno del progetto “Ventidipacesucaucaso” e il Documento in 14 punti per la Pace nel Caucaso, che era già stato consegnato al Papa il 21 ottobre scorso.
Il Papa ha ascoltato attentamente, approvando l’iniziativa e benedicendo i partecipati e tutta l’area interessata, chiedendo di portare un saluto fraterno al Patriarca Bartolomeo I di Costantinopoli, che la delegazione incontrerà il 29 luglio a Istanbul a conclusione del viaggio.
Il viaggio di amicizia in Caucaso promosso da Rondine è volto a consegnare il Documento in 14 punti presso le maggiori istituzioni politiche, accademiche e religiose della Turchia e dei Paesi del Caucaso del Sud, con il coinvolgimento diretto della popolazione locale. L’obiettivo di Rondine Cittadella della Pace è quello di portare un messaggio di pace alle popolazioni dei paesi in conflitto promuovendo il dialogo.
L’Associazione Rondine Cittadella della Pace onlus svolge da anni un ruolo attivo nella promozione della cultura del dialogo e della pace, tramite l’esperienza concreta dello Studentato Internazionale.
I ragazzi e le ragazze del progetto, provenienti dai Balcani, Caucaso meridionale, Federazione Russa, Africa, Medio Oriente, una volta completato il ciclo di studi (corso di laurea o master), rientrano nel paese di origine per testimoniare, nei luoghi del proprio impegno professionale e civile, la concreta possibilità del dialogo e della pacifica convivenza.
[Per maggiori informazioni: http://www.rondine.org/]