di Nieves San Martín
LIVERPOOL, giovedì, 8 luglio 2010 (ZENIT.org).- La Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles ha lanciato una "Guida pratica per l'assistenza spirituale ai malati terminali" il 25 giugno durante la conferenza di Faith in Health, svoltasi a Liverpool.
Cicely Saunders, fondatrice del movimento di moderni centri per malati terminali, ha definito il "dolore totale" come un'angoscia emotiva, sociale e spirituale che accentua il dolore fisico. Se non si affronta ciascuno di questi fattori, ha affermato, si fallirà nel controllare dolore e angoscia.
La guida ha l'obiettivo di aiutare le équipes sanitarie a identificare le necessità spirituali dei pazienti e ad aver fiducia nelle proprie capacità di rispondervi.
Commissionata dal Gruppo di Riferimento per la Salute della Conferenza Episcopale, la guida è stata scritta dalla dottoressa Catherine Gleeson, dal dottor David Jones, da padre Paul Mason e da padre James Hanvey SJ. Una sua bozza è stata oggetto di una consultazione pubblica all'inizio dell'anno.
La baronessa Finlay de Llandaff, docente di Medicina Palliativa presso l'Università di Cardiff e consulente dell'Ospedale Velindre della stessa città, ha affermato che "questa guida di assistenza spirituale è preziosa perché permette a tutti noi di riconoscere l'angoscia psico-sociale e spirituale dei moribondi".
E' applicabile ai malati terminali di qualsiasi fede o di nessuna, aggiunge; "come osservano gli autori, 'condividiamo un'umanità comune se non sempre una fede comune'. Questa guida dovrebbe essere letta da tutti coloro che lavorano con i malati terminali. Morire è una parte della vita che presto o tardi toccherà a tutti noi. Dobbiamo cercare di vederla attraverso gli occhi di chi si trova ora in questa situazione".
Nella conferenza, l'Arcivescovo di Westminster Vincent Nichols ha sottolineato le necessità di assistenza spirituale degli anziani, e circa la nuova guida ha detto che "in questo campo difficile" "riconosce la semplice verità che c'è una necessità spirituale e che il dolore spirituale non è solo una manifestazione di un sintomo medico. La difficoltà in questa situazione di incertezza sta nel trovare le parole per entrare in contatto con le persone per le quali il linguaggio della fede è qualcosa di estraneo".
"Speriamo che questo documento sia un aiuto pratico per le équipes del Servizio Sanitario Nazionale che assistono i malati terminali", ha auspicato.
Uno degli autori, il dottor David Jones, ha affermato che è un documento "che presenta aiuti pratici, alcuni orientamenti etici e un invito a pensare in modo più approfondito. Speriamo che sia utile a un'ampia varietà di persone".
150 persone hanno assistito alla conferenza di Liverpool per professionisti dell'assistenza sanitaria e sociale, di tutti i credo o di nessuno. Sono stati esplorati temi di transizione e cambiamento per chi fornisce assistenza e per chi la riceve, con particolare riferimento alla qualità della cura e alle necessità di incontro spirituale.
Si è trattato della seconda conferenza residenziale organizzata dal Gruppo di Riferimento della Salute, che è parte del Dipartimento di Responsabilità Cristiana e Cittadinanza della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles. La conferenza è stata patrocinata congiuntamente dalla Conferenza dei Religiosi e dall'Associazione Medica Cattolica.
Per accedere alla guida in inglese: Spiritual Care of the Dying Person (pdf)
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]