BRUXELLES, martedì, 13 luglio 2010 (ZENIT.org).- La Procura di Bruxelles ha confermato venerdì che non è vero che il Cardinale Godfried Danneels, Arcivescovo emerito di Malines-Bruxelles, ha scaricato volontariamente la fotografia pornografica di una bambina sul suo computer.

L'accusa era stata lanciata contro il porporato dal quotidiano fiammingo "Het Nieuwsblad" nell'edizione di giovedì.

La foto in questione era stata scaricata automaticamente dal computer del Cardinal Danneels dalla pagina web della rete VRT, quindi senza alcun intervento volontario da parte sua, come ha dichiarato il procuratore in un comunicato.

Il portavoce della Procura, Jean-Marc Meilleur, ha confermato l'esistenza della fotografia "sospetta", ma ha spiegato che "chiunque navighi in Internet può trovarsi con questo tipo di foto tra i propri files".

Una violazione del segreto istruttorio ha permesso la diffusione selvaggia di questa accusa, in seguito verificata come parziale e manipolata. La notizia è stata ripresa dalla stampa non solo belga, ma di tutto il mondo.

Per questo motivo, il portavoce del Cardinal Danneels, Hans Geybels, ha annunciato che verrà presentata una denuncia per violazione del segreto istruttorio e ha chiesto che si effettuino indagini serie per chiarire l'accaduto.

Questa violazione si era già verificata nei giorni scorsi quando un altro quotidiano fiammingo ha affermato che nell'Arcivescovado di Bruxelles era stato trovato materiale che collegava la Chiesa al caso dell'assassino seriale Marc Dutroux. Anche questa informazione si è poi rivelata falsa.