Cina: liberato dopo 15 mesi un Vescovo sotterraneo

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ROMA, giovedì, 8 luglio 2010 (ZENIT.org).- Dopo 15 mesi di detenzione in un luogo sconosciuto, è stato liberato monsignor Julius Jia Zhiguo, Vescovo cinese della Diocesi di Zhengding (Hebei) appartenente alla Chiesa “sotterranea”.

Il presule, riferisce l’agenzia AsiaNews, è stato rilasciato questo mercoledì mattina. In serata, circondato da centinaia di fedeli, ha celebrato una Messa nella Cattedrale di Wuqiu, dove risiede.

Non sono chiari i motivi che hanno portato alla liberazione del Vescovo. Questo è stato il suo 13° arresto dal 2004. Nei periodi di detenzione, spiega AsiaNews, “viene segregato in una stanza e sottoposto a sessioni politiche personali, in cui si cerca di convincerlo a sottoscrivere l’appartenenza all’Associazione Patriottica, l’organizzazione del Partito comunista che vuole edificare una chiesa nazionale senza legami con la Santa Sede”.

Monsignor Jia ha rassicurato i fedeli di non essersi iscritto all’Associazione Patriottica (AP) e di non essersi sottomesso all’autorità del Consiglio dei Vescovi “ufficiali”, una sorta di Conferenza Episcopale non riconosciuta dal Vaticano perché mancante dei Vescovi sotterranei.

Secondo fonti di AsiaNews, l’ultimo arresto del presule “voleva colpire al cuore i tentativi del Vaticano nel voler riconciliare Chiesa ufficiale e sotterranea dell’Hebei, la regione a massima concentrazione di cattolici”.

Monsignor Jia si è infatti riconciliato con monsignor Jang Taoran, Vescovo di Shijiazhuang (Hebei), la Diocesi ufficiale. I due presuli si sono incontrati spesso e hanno cominciato a costruire un piano pastorale comune, ma quando l’AP l’ha scoperto li ha costretti a non incontrarsi più e li ha messi sotto custodia della polizia 24 ore su 24.

Secondo alcuni fedeli locali, la polizia avrebbe detto a monsignor Jia Zhiguo che l’unità fra i due Vescovi “è cattiva perché è voluta da una potenza straniera come il Vaticano. Se unità ci deve essere, deve avvenire attraverso il governo e l’AP”.

Monsignor Jia era stato arrestato il 30 marzo 2009, in concomitanza con l’incontro in Vaticano della Commissione plenaria sulla Chiesa in Cina.

Con la sua liberazione, rimangono ancora sequestrati due Vescovi sotterranei: monsignor Giacomo Su Zhimin (della Diocesi di Baoding, Hebei), 76 anni, arrestato e scomparso dal 1996, e monsignor Cosma Shi Enxiang (della Diocesi di Yixian, Hebei), 87 anni, arrestato e scomparso il 13 aprile 2001. In prigione o ai lavori forzati rimane anche una decina di sacerdoti.

Un comunicato della The Cardinal Kung Foundation di questo mercoledì spiega che un leader della Chiesa sotterranea della Diocesi di Zhengding ha ricevuto una telefonata da un funzionario governativo che gli chiedeva di andare a prendere il Vescovo Jia a Shijiazhuang (Heibei).

Sembra che dopo il suo rilascio il presule non sia sottoposto ad alcun controllo da parte della polizia.

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ZENIT Staff

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