Il Meeting di Rimini arriva a New York

Un festival culturale di due giorni a Times Square

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ROMA, martedì, 19 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Si è svolto a New York nell’ambito del “New York Encounter”, un festival culturale aperto al pubblico e organizzato daComunione e Liberazione e dal Centro Culturale Crossroads.

Al centro del “New York Encounter” incontri su tematiche al centro del dibattito pubblico, ma anche rappresentazioni artistiche, mostre (con visite guidate), nonché stand ricchi di proposte sociali, culturali e professionali.

La manifestazione si è svolta presso il New York Marriot Marquis, a Times Square, il 16 e 17 gennaio scorsi.

In questo contesto, sabato 16 gennaio, è stato presentato il Meeting per l’amicizia tra i popoli, in un incontro dal titolo: “Meeting di Rimini. Un esempio straordinario di fede vissuta nella pubblica piazza”, a cui hanno partecipato John Sexton, presidente della New York University, Brad Gregory, professore associato di storia all’università di Notre Dame, Emilia Guarnieri, presidente del Meeting, Daniel Sulmasy, professore di medicina ed etica presso l’università di Chicago, e Joseph Weiler, professore presso l’università di New York.

Domenica 17 gennaio si è svolto l’incontro sul tema “La carità: si può vivere così?”, una discussione sulla natura e il fine della carità cristiana alla luce dell’opera di monsignor Luigi Giussani, “Si può vivere così? Volume III – Carità”.

Il testo è stato pubblicato dall’università McGill – Queens. Al tavolo dei relatori si sono succeduti don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, Lorenzo Albacete, autore ed editorialista, e Stanley Hauerwas, teologo presso la Divinity School alla Duke University.

Sempre domenica 17 gennaio è stata eseguita “La passione di Giovanna D’Arco”, una presentazione eccezionale del film muto di Dreyer, accompagnata dalla Metro Chamber Orchestra, diretta da Phil Nuzzo e accompagnata dal coro di Comunione e Liberazione diretto da Christhopher Vath, il quale ha messo in scena “Voices of Light” di R. Einhorn.

Lunedì 18 gennaio si è svolto l’incontro “Le parole e l’io. Come la letteratura ci aiuta a giudicare il mondo e la nostra esperienza” con Paul Elie, autore e editorialista presso Farrar, Straus & Giroux;
John Waters, giornalista presso l’Irish Times, autore e drammaturgo; Greg Wolfe, editore e redattore del giornale Image.

Nell’ambito delle attività di presentazione del Meeting di Rimini, martedì 15 dicembre, presso il Centro Internazionale di Comunione e Liberazione a Roma è stato presentato il libro “La conoscenza è sempre un avvenimento” edito da Mondadori Università, realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e curato da Alberto Savorana, con l’introduzione di Giorgio Vittadini e la prefazione di Emilia Guarnieri. 

Nel volume oltre al messaggio di Benedetto XVI, sono riportati gli interventi di Carmine di Martino, Julián Carrón, Tat’jana Kasatkina, Vladimir Shmalyj, Fabrice Hadjadj, Rémi Brague, Robert George, Mary Ann Glendon, Antonio Maria Rouco Varela,Tony Blair, Amparito Espinoza, Joseph H. H. Weiler, Brad Gregory, Carl A. Anderson,Yves Coppens, John Mather, Charles Townes e Marco Bersanelli, Mario Draghi, Renato Schifani, Oscar Giannino e Giancarlo Cesana. 

L’occasione è stata propizia per fornire un’anteprima della XXXI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli.

Introducendo l’evento, Roberto Fontolan  ha sottolineato come il Meeting sia una storia che prosegue tutto l’anno, inserita in una grande cornice di rapporti.

L’ambasciatore Antonio Zanardi Landiche, che ha incontrato il Meeting nel 2008 proprio in occasione della presentazione del libro di quell’anno, ha confidato di essere rimasto sbalordito dalla vivacità che è possibile incontrare a Rimini, stupito per la ricchezza e “la continua proposizione di idee nuove e interessanti, tanto da fungere come spunto per futuri incontri e da considerarsi punti di forza nella rappresentazione della cultura italiana all’estero”.

A illustrare i contenuti del libro è stato Giorgio Vittadini, evidenziando in particolare come la ricchezza dell’esperienza e dei contenuti del Meeting trascenda il libro e come quello che avviene al Meeting sia più di quello che dicono le parole.

Ma proprio per poter conservare la ricchezza di quello che accade in quella settimana si è pensato di raccogliere i principali interventi all’interno di un libro che documenta, come “Persone con le idee e professioni più differenti – ha affermato Vittadini – si trovano dentro ad un avvenimento”.

“Ci siamo accorti – ha continuato – che questo incontro, apparentemente casuale, genera qualcosa di strano, una risposta al tema, un giudizio che sembra scritto in modo organico dall’inizio alla fine. Una ricchezza di contenuti innovativi che testimoniano una nuova cultura, una nuova modernità”.

“Infatti – ha affermato Vittadini -, siamo all’inizio di una nuova era, abbiamo il coraggio di pensare ad un’altra idea di uomo (…), ad un’immagine di uomo che ha uno sguardo stupito, curioso, interessato di fronte alla realtà. Si riprende coscienza che questo uomo desideroso di verità, giustizia e bellezza scopre che la realtà gli risponde, che c’è un soggetto che desidera”.

Emilia Guarnieri ha chiuso l’incontro tracciando i primi passi del cammino che conduce alla prossima edizione che si svolgerà a Rimini dal 22 al 28 agosto 2010 con il titolo: ‘Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”.

“Innanzitutto – ha sottolineato la Guarnieri – sono le amicizie a fungere da motore fondamentale per il Meeting e poi ci sono le suggestioni che il titolo riverbera”.

“Non c’è niente di più semplice – ha osservato – che riconoscere la natura dell’uomo e muoversi a partire da questa” e “qualunque percorso nell’uomo è determinato, grazie a Dio, da questa tensione per le cose grandi ed è interessante individuare le prospettive che nascono da queste suggestioni”.

“L’attesa dell’uomo è fatta per incontrare qualcuno – ha concluso la presidente del Meeting -, l’uomo è fatto per quello che desidera, per le stelle. Le stelle vengono incontro all’uomo, Dio viene incontro all’uomo”.

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ZENIT Staff

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