ROMA, lunedì, 11 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Il Natale in Pakistan ha visto l'inizio delle trasmissioni di Good News Tv, il primo canale satellitare cattolico del Paese, che diffonde Messe quotidiane e rosari ma anche informazione, attualità e intrattenimento.

Il canale, visibile in Asia, Africa, Oceania ed Europa, ha diffuso un messaggio di auguri natalizi a cattolici, musulmani e protestanti, ricorda AsiaNews.

Monsignor Evaristo Pinto, Arcivescovo della Diocesi di Karachi, ha presieduto la cerimonia di inaugurazione del canale, durante la quale ha benedetto Good News Tv e la sua sede, a Karachi.

Il presule ha definito il lancio del canale cattolico “una data storica per la Chiesa cattolica in Pakistan”, sottolineando che la televisione “sarà davvero annunciatrice della Buona Novella, sarà fonte di armonia e un ponte per superare le distanze fra le persone”.

Un gruppo di musulmani e protestanti ha inviato un messaggio di congratulazioni, auspicando che “porti un cambiamento in positivo nella società”.

Il direttore di Good News Tv, padre Arthur Charles, spera che diventi “il canale più visto del Paese”. Il palinsesto prevede la Messa giornaliera, la recita del Rosario, programmi sulla vita dei santi, informazione, trasmissioni di attualità e formazione, musica e intrattenimento.

L’obiettivo è quello di “trasformare il panorama dell’informazione del Pakistan”, attraverso programmi “pensati per il pubblico” e “di altissima qualità”.

I giornalisti e i conduttori di grande esperienza, ha aggiunto padre Charles, “sapranno fare la differenza” rispetto agli altri canali del Paese.

Il Custode francescano: la barriera in Egitto accentuerà la separazione

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 11 gennaio 2010 (ZENIT.org).- “La barriera servirà ad accentuare la separazione, l’impenetrabilità del confine”. E’ quanto ha affermato padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, in un’intervista alla “Radio Vaticana” in merito alla decisione del Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu di costruire una barriera lungo il confine con l’Egitto per impedire l’ingresso agli immigrati clandestini provenienti dall’Africa e a quelli che ha definito “terroristi”.

Secondo il Custode, il muro – pensato sul modello di quelli già esistenti con la Striscia di Gaza e la Cisgiorndania – non avrà grandi ripercussioni sul confine: “anche se adesso non c’è una barriera, è già piuttosto custodito”.

Il premier ha comunque affermato che Israele continuerà ad accogliere i profughi che provengono da zone di conflitto.

Israele, ha ricordato, è ormai di fatto “un’enclave separata rispetto a tutto il resto del Medio Oriente”.

Questo atteggiamento, ha ammesso, “ha ottenuto degli effetti”, visto che “bisogna riconoscere onestamente che gli attentati sono quasi del tutto scomparsi”.

I muri, ha denunciato padre Pizzaballa, sono comunque estremamente deleteri dal punto di vista sociale e umano.