Il Battesimo amministrato dal Papa: una doppia benedizione

Intervista con due genitori, Luca Girnone e Samantha Barreca

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di Carmen Elena Villa

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 11 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Questa domenica mattina, la Cappella Sistina ha accolto 14 invitati speciali. Erano i neonati – la più piccola del gruppo è nata il 3 dicembre – che hanno ricevuto il primo sacramento della vita cristiana dalle mani di Papa Benedetto XVI in occasione della festa del Battesimo del Signore.

I celebri affreschi di Michelangelo e l’opera chiamata “Il battesimo di Cristo” di Pietro Perugino e Pinturicchio, che adorna la Cappella Sistina, sono stati i testimoni dell’iniziazione alla vita cristiana di questi piccoli.

Durante la cerimonia si sentivano pianti, balbettii e le domande che i fratelli maggiori dei neonati ponevano ai genitori.

I battezzati sono tutti figli di impiegati del Vaticano. Erano accompagnati dai genitori, dai padrini e dalle madrine, oltre che da un piccolo gruppo di familiari.

In questa occasione i fratelli e le sorelle maggiori hanno avuto un ruolo speciale, venendo incaricati di portare le offerte all’altare. Il Pontefice ha salutato ciascuno e ha rivolto loro alcune parole.

Un privilegio e una responsabilità

Tra i bambini c’era Gabriele, nato il 1° dicembre. Il suo nome completo è Gabriele Maria Andrea Karol. E’ il primogenito di Luca Grilone, impiegato dei Musei Vaticani, e Samantha Barreca, che si sono sposati nel luglio 2008.

Parlando con ZENIT dopo la cerimonia, Luca ha affermato che il Battesimo di suo figlio è un fatto doppiamente sacro: “primo per quanto riguarda il fatto in se stesso, e poi perché è stato battezzato dal Papa, proprio nel luogo in cui viene eletto il Santo Padre”.

Per Luca non è una novità ricevere un sacramento dalle mani del Papa, visto che è stato Giovanni Paolo II a dargli la prima Comunione nel 1986.

Per vari anni, il neopapà è stato anche accolito in alcune cerimonie papali. “Vedevo i cerimonieri e pensavo che 20 anni fa ero al loro posto. Ora mi sono sposato e sono diventato papà”, ha ricordato.

Dal canto suo, Samantha ha confessato a ZENIT che prima della cerimonia era preoccupata del fatto che il bambino potesse piangere, ma il piccolo Gabriele è rimasto silenzioso per tutta la celebrazione, quasi due ore. “Magari stava pregando”, ha commentato il papà sorridendo.

“Il nostro bambino è stato purificato dal peccato originale. Ci auguriamo che tramite il nostro esempio riusciamo a camminare con lui nel percorso cristiano che inizia oggi”, ha detto Samantha.

La mamma di Gabriele ha aggiunto che vorrebbe che il figlio diventasse sacerdote. “Forse è troppo presto. Non so se sarà la volontà di Dio. Bisogna vedere la strada che prenderà il bambino, poi si vedrà”.

Il rito del Battesimo è stato compiuto al fonte battesimale bronzeo opera dello scultore Mario Toffetti. I genitori del neonato hanno ricevuto la Comunione dal Papa.

“Quando abbiamo ricevuto la Comunione e al fonte battesimale quasi non ce la facevo, ridevo e piangevo contemporaneamente. Ho cercato di trattenere le lacrime”, ha spiegato Samantha.

La mamma di Gabriele ha concluso il suo dialogo con ZENIT esprimendo la sua ammirazione per il Papa: “Mi piace come parla, come si esprime con piccoli gesti. È affettuoso. Chi non lo vive personalmente non nota le piccole cose. Nel momento del Battesimo, sembrava un nonno. Pur non conoscendoci ci ha trasmesso l’affetto con lo sguardo. Porterò questa cosa nel cuore per tutta la vita”.

La celebrazione eucaristica è stata concelebrata dall’Arcivescovo Beniamino Stella, presidente della Pontificia Accademia Ecclesiastica, e dall’Arcivescovo Felix del Blanco, elemosiniere del Santo Padre.

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ZENIT Staff

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