MADRID, giovedì, 21 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, l’Arcivescovo salesiano Angelo Amato, presiederà la cerimonia di beatificazione del gesuita spagnolo Francisco Bernardo Hoyos, che si svolgerà a Valladolid (Spagna) il 18 aprile 2010.
Tra i preparativi che la Compagnia di Gesù e l’Arcidiocesi di Valladolid stanno compiendo in occasione della beatificazione di colui che è stato il principale apostolo della devozione al Sacro Cuore di Gesù, figura la presentazione del logotipo ufficiale e della pagina web (http://www.padrehoyos.org), dove si diffondono la vita e le opere del futuro beato.
Secondo quanto spiega in una nota stampa la Compagnia di Gesù, si stanno preparando due biografie di padre Hoyos, opera del gesuita Máximo Pérez e di uno noto storico della Congregazione, Javier Burrieza. Sono anche previste la pubblicazione di un fumetto e la ripubblicazione del libro “El Tesoro Escondido” (“Il tesoro nascosto”), primo libro in spagnolo sul Cuore di Gesù, redatto su richiesta del futuro beato.
Verrà inoltre diffuso un CD con canti tradizionali del Cuore di Gesù interpretati dal coro diocesano di Valladolid. Si sta infine lavorando alla realizzazione di un nuovo altare dedicato a padre Hoyos, che verrà collocato nella crociera del Santuario della Grande Promessa, e si promuoveranno pellegrinaggi nei luoghi in cui ha trascorso la vita.
Francisco Bernardo Hoyos nacque il 20 agosto 1711 a Torrelobatón (Valladolid). A 11 anni entrò nel collegio gesuita di Villagarcía de Campos, e a quasi 15 nel noviziato che la Compagnia di Gesù aveva nella stessa località. Studiò Filosofia a Medina del Campo e Teologia a Valladolid, dove venne ordinato sacerdote.
La sua vita di fede e amore con Cristo raggiunse picchi fuori dal comune, con un profilo di vita mistica simile a quello di altri santi. Ad appena 19 anni visse quello che i teologi definiscono il matrimonio spirituale con Gesù, nel contesto di una vita esteriore comune.
E’ in questo contesto che bisogna situare gli avvenimenti del maggio 1733, quando Bernardo aveva 21 anni: Gesù lo introdusse al mistero del suo amore redentore per gli uomini e gli chiese di diffonderlo. A questo dedicò le sue energie durante tutta la vita; morì a 24 anni vittima del tifo, appena nove mesi dopo la sua ordinazione sacerdotale (29 novembre 1735).
Il suo processo di beatificazione è stato introdotto nel 1895. L’attuale vicepostulatore della causa è il gesuita Ernesto Postigo. La guarigione attribuita alla sua intercessione è avvenuta nel 1936 e nel gennaio scorso Benedetto XVI ha firmato il decreto che ha riconosciuto la guarigione miracolo operato per intercessione di padre Hoyos, aprendo le porte alla sua beatificazione.