POMPEI, domenica, 19 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI è convinto che ogni cristiano, anche se è costretto a vivere in solitudine, possa essere un autentico missionario con la preghiera.
Recitando questa domenica a mezzogiorno la preghiera mariana dell’Angelus nella piazza del Santuario di Pompei, il Pontefice ha spiegato che il primo impegno missionario è la preghiera.
In questo giorno la Chiesa celebrava la Giornata Mondiale delle Missioni (DOMUND), che in quest’anno dedicato a San Paolo ha per tema una delle sue espressioni più famose: “Guai a me se non predicassi il Vangelo!” (1 Corinzi 9, 16).
“In questo mese di ottobre, mese missionario e del Rosario, quanti fedeli e quante comunità offrono il santo Rosario per i missionari e per l’evangelizzazione!”, ha riconosciuto il Papa.
Per questo motivo, ha confessato, “sono lieto di trovarmi proprio oggi, in questa ricorrenza, qui a Pompei, nel più importante Santuario dedicato alla Beata Vergine del Santo Rosario”.
“Ciò infatti mi dà modo di sottolineare con maggior forza che il primo impegno missionario di ciascuno di noi è proprio la preghiera”.
“E’ innanzitutto pregando che si prepara la via al Vangelo; è pregando che si aprono i cuori al mistero di Dio e si dispongono gli animi ad accogliere la sua Parola di salvezza”, ha osservato.