Wojtyla, un “umile servitore del Vangelo” con la tempra del montanaro

Commenta la pellicola tratta dal libro “Una vita con Karol” di monsignor Dziwisz

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 17 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Per Benedetto XVI, il film “Testimonianza”, che descrive in novanta minuti la vita di Giovanni Paolo II, è uno strumento prezioso per conoscere meglio questo Pontefice e la terra dalla quale proveniva.

Il Papa lo ha affermato questo giovedì pomeriggio nell’Aula Paolo VI al termine della presentazione in anteprima della pellicola, tratta dal libro “Una vita con Karol”, scritto dal Cardinale Stanisław Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, e dal giornalista Gian Franco Svidercoschi.

“La proiezione a cui abbiamo assistito ci fa riandare con il pensiero a quella tarda sera del 16 ottobre 1978 di 30 anni fa, rimasta impressa nel cuore di tutti”, ha affermato il Pontefice nell’anniversario dell’elezione di Papa Wojtyła.

Secondo Benedetto XVI, il pontificato di Giovanni Paolo II è “racchiuso tra due espressioni”: la prima, “Aprite le porte a Cristo! Non abbiate paura”, “fu vibrante, e impressionò e scosse l’opinione pubblica e risuonerà sulle sue labbra molte volte ancora lungo gli anni seguenti”.

L’altra, “Lasciatemi andare alla Casa del Padre”, “il Papa la pronunciò flebilmente sul letto di morte, al compiersi di un lungo e fruttuoso pellegrinaggio terreno”.

Se molti ascoltarono le prime parole, “a raccogliere le ultime parole furono soltanto gli intimi, tra i quali il fedele segretario don Stanislao”, che nel suo libro ha voluto raccontare “la sua lunga familiarità con questo grande Pontefice, a Cracovia prima e poi a Roma, ripercorrendo momenti di gioia e di tristezza, di speranza e di audacia apostolica”.

Rivelando inediti episodi, ha commentato il Papa, “il film lascia trasparire l’umana semplicità, il coraggio deciso e infine la sofferenza di Papa Wojtyła, affrontata sino alla fine con la tempra del montanaro e la pazienza dell’umile servitore del Vangelo”.

Grazie al film, costituito sia di materiali documentari che di ricostruzioni narrative di dati storici, lo spettatore che non ha conosciuto Giovanni Paolo II “ha modo di intuirne l’animo e la passione evangelica”, mentre a chi lo ha conosciuto la pellicola “offre l’opportunità di rivivere con profonda commozione alcuni momenti della sua vita con originali interpretazioni che riprendono il contenuto del libro arricchendolo di elementi nuovi”.

Allo stesso modo, “Testimonianza” permette di conoscere meglio la patria di Papa Wojtyła, la Polonia, e le sue tradizioni culturali e religiose, e di ripercorrere noti eventi ecclesiali e civili ed episodi sconosciuti ai più.

Tutto, ha aggiunto, “è raccontato con l’affetto di chi ha condiviso questi eventi da vicino, all’ombra del protagonista”.

Per questi motivi, il Papa ha voluto rivolgere “un ringraziamento speciale” a chi ha contribuito alla realizzazione di questa opera cinematografica, in particolare il Cardinale Dziwisz, il regista Pawel Pitera e tutti i collaboratori “che hanno curato con grande maestria il libro e il suo adattamento cinematografico”.

Il film, ha spiegato, “ci fa realmente rivivere quei giorni e rivedere il nostro caro Papa Giovanni Paolo II che dal Cielo in questo momento certamente è con noi”.

Invitando a raccogliere l’invito di Papa Wojtyła a non avere paura, Benedetto XVI ha concluso affermando che, “seguendo il suo esempio, anche noi vogliamo rendere con coraggio la nostra testimonianza a Cristo”.

Alla proiezione hanno partecipato numerosi Cardinali e presuli e i partecipanti al Sinodo dei Vescovi, guidati dall’Arcivescovo Nikola Eterović, segretario generale del Sinodo.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione