CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 17 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Il Cardinale Odilo Scherer ha affermato che la Chiesa deve avere un’attenzione speciale nei confronti degli immigrati, e non solo in campo pastorale. Secondo l’Arcivescovo di San Paolo, si deve lavorare perché chi emigra porti con sé uno spirito missionario.
Monsignor Scherer, che è uno dei presidenti delegati della XII assemblea del Sinodo dei Vescovi, è intervenuto questo lunedì osservando che gli immigrati “non devono essere considerati semplicemente come oggetto della preoccupazione pastorale; possono anche arrivare ad essere veri missionari”.
“Credo che il Sinodo possa raccomandare particolarmente due cose: esortare i migranti, quelli che sono in viaggio, a portare con sé la Parola di Dio e anche la Sacra Scrittura”.
Secondo il Cardinale, i migranti devono essere “consapevoli del fatto che portano con sé una ricchezza che non ha prezzo e che non è limitata da motivi geografici o culturali”.
La Parola di Dio “è un dono che si deve vivere nella nuova patria e condividere con il popolo che li accoglie”, ha constatato.
A chi riceve i migranti nei loro luoghi di destinazione, “si raccomanda che accolgano in modo positivo questi fratelli che vengono da altre Nazioni”.
I migranti, infatti, “portano nel loro bagaglio la ‘buona novella’”. Per questo, “si deve favorire la loro inclusione nelle comunità locali e condividere le loro esperienze di fede e di vita cristiana”, ha concluso il porporato.