Messaggio al Sinodo del Consiglio Mondiale delle Chiese

Firmato dal Segretario Generale, Samuel Kobia

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CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 8 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Prima della discussione libera, martedì alle 18.00, l’Arcivescovo Metropolita Nifon di Targoviste ha letto un messaggio alla XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi del Segretario Generale del Consiglio Mondiale delle Chiese, Samuel Kobia.

Riportiamo qui di seguito il testo integrale del messaggio:

 

* * *

 
Sua Santità,
Eminenze ed Eccellenze,
Distinti Delegati e Osservatori

“E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità” (Gv 1, 14)

Il tema scelto per la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi ha in sé la promessa di un profondo rinnovamento spirituale per la missione della Chiesa. Avendo come tema centrale nei nostri pensieri e nelle nostre menti la Parola di Dio viva, rivelata a noi con l’incarnazione di Gesù Cristo, noi ci apriamo alla presenza del Dio Trinitario e all’energia dell’amore divino, grazie alla quale questo mondo è stato creato, i nostri peccati sono stati redenti, e la nostra vita sostenuta.

È la Parola viva di Dio che edifica la Chiesa e trasforma la vita delle persone, in modo da renderle discepoli credibili e visibili di Cristo grazie alla Santa Eucaristia, la meditazione dei testi biblici e la quotidiana testimonianza dei fedeli nelle loro case, nelle strade e sui luoghi di lavoro.

Il modo in cui la Parola di Dio si rispecchia nelle nostre vite, ci trasforma, e genera atti di amore tra noi, è veramente centrale per la missione salvifica della Chiesa. Nostro Signore Gesù Cristo ha detto, come si legge nel Vangelo di San Giovanni: “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 35).

È questo il tipo di discepolato così disperatamente necessario in un mondo lacerato da conflitti e guerre, diviso tra ricchi e poveri, e tormentato dall’odio comune e dalla violenza. In Gesù crocifisso, vediamo la sofferenza di questo mondo e la sua disperazione. In Cristo risorto la nostra speranza è reale. Le terribili conseguenze del peccato possono essere superate. In questa “speranza noi siamo stati salvati” e attendiamo con ansia che non solo noi, ma tutta l’umanità e tutta la creazione vengano liberate “dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio” (Rm 8, 21-24).

Ricordando la preghiera di nostro Signore per i suoi discepoli “siano… in noi una cosa sola… perché il mondo creda” (Gv 17, 21), noi affermiamo che la ricerca dell’unità visibile della Chiesa rappresenta una dimensione indispensabile della vita e della missione della Chiesa. Nello spirito di questa affermazione, desidero assicurarvi delle nostre preghiere per questo Sinodo dei Vescovi.

Che Dio Padre, Figlio e Spirito Santo rimanga con voi e benedica le vostre deliberazioni.

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ZENIT Staff

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