Voto elettronico in latino al Sinodo dei Vescovi

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 7 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Le nuove tecnologie sono arrivate al Sinodo dei Vescovi sulla Parola per permettere il voto dei suoi membri, sempre in latino, la lingua ufficiale dell’assemblea.

Perché il sistema funzioni, ciascuno dei 253 partecipanti con diritto di parola e di voto deve occupare il posto assegnato, dove c’è un telecomando. Sono esenti dalle votazioni i 10 delegati ecumenici di altre comunità cristiane, i 41 esperti e i 37 uditori, che hanno diritto di parola ma non di voto.

Questo lunedì l’Arcivescovo Nikola Eterović, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha presentato prima delle relazioni il nuovo sistema elettronico di voto, introdotto nella Sala del Sinodo dal Governatorato della Città del Vaticano.

Attraverso il telecomando, che dipende dalla poltrona su cui siede il Padre sinodale, all’inizio delle sessioni si testimonia la presenza, che viene registrata dalla Segreteria del Sinodo.

Questo martedì il sistema di voto elettronico è stato utilizzato per votare i componenti della Commissione per la redazione del messaggio finale che verrà emesso dal Sinodo dei Vescovi.

La votazione è iniziata per continenti, ma si è interrotta per un problema tecnico, prova che a volte anche la tecnologia fallisce.

I Padri sinodali dovranno votare in varie occasioni le “propositiones” (proposte) presentate al Papa come risultato di questa assemblea. Se il Pontefice lo riterrà opportuno, le utilizzerà per la redazione di un’esortazione apostolica post-sinodale che raccoglierà i frutti del Sinodo.

Al momento delle votazioni, i Padri sinodali possono votare utilizzando queste opzioni poste sul loro telecomando: “Placet” (a favore), “Non placet” (contro), “Abstineo” (astensione), “Placet iuxta modum” (a favore ma con riserva).

In seguito, come previsto dal sistema di sicurezza, dovranno confermare la propria scelta o modificarla in caso di errore. Per questo sceglieranno tra l’opzione “deleo” (per cancellare) o “confirmo” (per confermare).

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ZENIT Staff

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