Internet e tv digitale: i Vescovi europei e l'evangelizzazione

Padre Duarte da Cunha, eletto nuovo segretario del CCE

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SAN GALLO, lunedì, 6 ottobre 2008 (ZENIT.org).- Il 1° ottobre, i Presidenti degli episcopati europei hanno eletto il sacerdote portoghese Duarte Nuno Queiroz de Barros da Cunha nuovo Segretario Generale del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) per un mandato quinquennale.

Padre da Cunha succede a monsignor Aldo Giordano, nominato il 7 giugno scorso da Benedetto XVI Inviato Speciale-Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa di Strasburgo dopo 13 anni di servizio al CCEE.

L’elezione di padre da Cunha si è svolta nel contesto dell’Assemblea plenaria dei Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa, svoltasi dal 30 settembre al 3 ottobre a Esztergom (Ungheria).

In questa occasione, i Presidenti degli episcopati, informati delle violenze nei confronti dei cristiani che hanno avuto luogo in Orissa (India), hanno manifestato la loro preoccupazione, esprimendo la propria solidarietà ai cristiani del Paese e ai loro pastori e chiedendo ai Governi e alle istituzioni d’Europa di intervenire per far cessare la violenza.

Allo stesso modo, ricorda un comunicato stampa del CCEE ricevuto da ZENIT, si sono soffermati anche sulla situazione dei cristiani e delle altre minoranze religiose dell’Iraq, chiedendo ai responsabili dei Paesi europei di accogliere quanti fuggono dalla patria per le difficoltà di vivere liberamente la loro fede.

Tra le questioni affrontate nella plenaria figura anche il rapporto tra Chiesa e media. Se non mancano le iniziative delle Conferenze episcopali e gli strumenti (TV, radio, quotidiani, agenzie stampa e siti internet) a loro disposizione, confessa il comunicato, “non sono rari i casi in cui nei media la Chiesa è soggetta a calunnie e/o diffamazioni”.

I motivi variano da Paese a Paese e sono molto vari, ma tra questi si possono ricordare “i regimi totalitaristi del XX secolo e una particolare concezione fuorviante della secolarizzazione che vorrebbe relegare la Chiesa e la religione alla sfera privata dell’individuo e non accetta l’intervento della Chiesa nel dibattito pubblico”, uniti “all’ignoranza di alcuni giornalisti nell’affrontare temi legati alla vita della Chiesa”.

“E’ nel rafforzamento della rete delle Conferenze episcopali, nella condivisione delle loro risorse, e nella formazione di laici, maturi nella fede, che i Vescovi europei hanno deciso di affrontare con rinnovato interesse il legame tra Chiesa e Media”, spiega il testo, sottolineando la necessità di “un impegno maggiore verso i new media, ed in particolare verso Internet e la tv digitale”.

Compito della Chiesa, infatti, è “trovare vie sempre nuove per l’evangelizzazione”. Per questo motivo, “un’apposita commissione di esperti, provenienti da ogni parte dell’Europa, sarà istituita col fine di verificare le modalità per un migliore collegamento tra le Conferenze Episcopali e una messa in comune delle risorse a disposizione”.

Nella plenaria è stato affrontato anche il rapporto di collaborazione tra Vescovi europei e africani, osservando che “la coscienza della necessità di Dio e la gioia nel celebrare la fede dei cristiani in Africa dovrebbe ispirare anche il vecchio continente”.

“Oltre a segni di solidarietà economica, la tecnologia e la conoscenza scientifica europea, è necessario che giungano nel continente africano, aiuti nella formazione dei futuri sacerdoti e operatori pastorali”, dichiara il comunicato.

Nelle discussioni ci si è anche concentrati sui frutti della V Conferenza dell’Episcopato Latinoamericano e del Caribe (Aparecida, Brasile, 2007). Il Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM) considera infatti la collaborazione con i Vescovi europei “di primaria importanza, dato che, in molti casi, affrontano le stesse sfide nelle quali la solidarietà tra le diverse Chiese può essere particolarmente importante”.

Particolare preoccupazione hanno inoltre suscitato questioni fondamentali come la pace – visto che è la prima volta in cui due Stati membri del CCEE, ovvero Russia e Georgia, sono in guerra tra loro –, la ricerca sulle cellule staminali embrionali – nei cui confronti i Presidenti degli episcopati hanno ribadito il proprio “no” perché “presuppone l’uccisione di embrioni umani” – e l’eutanasia.

Si è infine parlato di ecumenismo, ricordando che dall’11 al 14 dicembre prossimi si svolgerà a Trento il primo forum cattolico-ortodosso sul tema della famiglia, e di dialogo con l’islam, di pastorale dei migranti, dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole in Europa e della pastorale vocazionale.

Al Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) appartengono quali membri le attuali 33 Conferenze episcopali presenti in Europa, rappresentate di diritto dal loro Presidente, gli Arcivescovi del Lussemburgo e del Principato di Monaco e il Vescovo di Chişinău (Moldavia).

L’Assemblea plenaria CCEE del 2009 si realizzerà a Parigi (Francia) dal 1° al 4 ottobre 2009.

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ZENIT Staff

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