“Dolore e preoccupazione” di Benedetto XVI per il dramma in Kenya

Lettera del Cardinal Bertone al Presidente dei Vescovi del Paese

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Di Roberta Sciamplicotti

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 6 gennaio 2008 (ZENIT.org).- “Dolore e preoccupazione” sono i sentimenti di Benedetto XVI di fronte alla drammatica situazione che sta vivendo il Kenya, precipitato nel caos dopo le elezioni presidenziali del 27 dicembre scorso.

La consultazione elettorale ha visto il Presidente uscente Mwaki Kibaki prevalere sullo sfidante, il leader dell’opposizione Raila Odinga, i cui sostenitori hanno denunciato irregolarità nel voto. Aspri scontri si sono verificati in varie zone del Paese, provocando più di trecento morti. In base a dati ONU, gli sfollati sarebbero 250.000.

Di fronte alla catastrofe, il Papa ha chiesto al Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato vaticano, di scrivere una lettera all’Arcivescovo di Nairobi e Presidente della Conferenza Episcopale del Kenya, il Cardinale John Njue, diffusa questo sabato dalla Sala Stampa della Santa Sede.

Nel testo, il porporato rivela la volontà del Pontefice di esprimere al Cardinale kenyota “la propria unità e solidarietà con i suoi confratelli Vescovi e tutti i suoi connazionali e assicurargli le sue preghiere affinché questa grande tragedia abbia presto fine”.

“Il Papa è vicino nello spirito a tutte le vittime di questa violenza – scrive il Cardinal Bertone –: le tante persone che hanno perso la vita, spesso in modo atroce, i loro familiari in lutto, i feriti, quanti sono stati sfollati o hanno dovuto abbandonare la propria casa e tutti coloro che sono minacciati e vivono nella paura”.

Affidando le vittime alla misericordia divina, il Pontefice invita il Presidente dei Vescovi del Kenya “ad aiutare generosamente tutti coloro che sono nell’angoscia e nel bisogno”.

La “sincera speranza” del Papa è che l’amata Nazione kenyota, “la cui esperienza di calma e sviluppo sociale rappresenta un elemento di stabilità in tutta quella tormentata regione, bandirà il più presto possibile la minaccia del conflitto etnico che continua a provocare tanti crimini in alcune zone dell’Africa”.

La situazione rischia infatti di trasformarsi in uno scontro di proporzioni più ampie dal momento che i due politici che si contendono la presidenza appartengono a due etnie diverse: Kibaki a quella kikuyo, Odinga a quella luo.

In questo contesto, Benedetto XVI chiede “la fine immediata degli atti di violenza e di conflitto fratricida”, osservando che “la violenza è un mezzo inutile per risolvere i problemi” e non fa altro che esacerbarli e portare a “sofferenze inaudite”.

Il Papa, ricorda il Cardinal Bertone, fa anche appello ai leader politici, “responsabili del bene comune”, invitandoli “ad intraprendere con decisione la via della pace e della giustizia, giacché il Paese ha bisogno di una pace fondata su giustizia e fratellanza”.

Allo stesso modo, “li esorta a risolvere le difficoltà attuali attraverso il dialogo e il dibattito democratico, prestando attenzione ai suggerimenti pratici” offerti dai Vescovi del Kenya nel loro Messaggio “Vi do la mia pace”, indirizzato ai cattolici e a tutti gli abitanti del Paese.

Richiamando il tema della Giornata Mondiale della Pace – celebrata il 1° gennaio –, “Famiglia umana, comunità di pace”, il Papa esprime quindi la speranza che tutti i kenyoti “lavorino per rendere il loro Paese sempre più simile a una famiglia in cui tutti si vedono come fratelli e sorelle i cui rapporti sono caratterizzati da giustizia e amore”, e chiede ai credenti di pregare incessantemente Dio per ottenere “il grande dono della pace”.

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ZENIT Staff

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