ATENE, giovedì, 31 gennaio 2008 (ZENIT.org).- Pubblichiamo l’articolo inviato a ZENIT dall’Archimandrita Ignatios Sotiriadis, rappresentante della Chiesa Ortodossa di Grecia presso l’Unione Europea, nel giorno dei funerali dell'Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Christodoulos, morto lunedì scorso all'età di 69 anni.

Le esequie sono state presiedute nella cattedrale della capitale greca dal Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Presente anche una delegazione della Santa Sede guidata dal Cardinale Paul Poupard, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, accompagnato da monsignor Brian Farrell L.C., Segretario del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani.

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“Il sole della Grecia si e spento!” Con queste parole che sembrano una iperbole, i semplici fedeli che aspettavano in file infinite fuori della Cattedrale di Atene, hanno reso omaggio al loro amato Arcivescovo Christodoulos, scomparso dopo una dolorosa malattia, lunedi 28 gennaio 2008.

Il compianto presule (1939-2008) fu vescovo-metropolita dell’antica sede di Demetrias (con sede a Volos) dal 1974 al 1998, quando fu eletto Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia e Primate della Chiesa Ortodossa di Grecia.

Uomo carismatico, dinamico e visionario fu instancabile nel suo ardente desiderio e nella sua autentica vocazione di servire Cristo e la Chiesa in un’epoca caratterizzata dalla mancanza di grandi leaders ecclesiastici politici e ideologici.

Ha amato la Chiesa fino in fondo della sua esistenza e fu un Pastore, un Padre e un Uomo eccellente e imparagonabile. Ha introdotto la Chiesa di Grecia in un’era nuova, ha abbracciato i giovani, ha provisto per gli anziani e i malatti, ha riorganizzato il Santo Sinodo della Chiesa e ne ha fondato nuove Commissioni, ha aiutato i poveri e bisognosi, si e interessato degli immigrati, ha fonato la NGO “Solidarity” e attraverso essa inviava materiale farmaceutico ai paesi in guerra – indipendentemente dalla loro religione –, ha arricchito con l’internet l’operosità della Chiesa, ha offerto borse di studio a degli studenti di ogni direzione scientifica, ha ispirato con la sua visione sul ruolo della Chiesa nella società e nel mondo contemporaneo la nuova generazione di sacerdoti e vescovi e ha superato i pregiudici storici contro la Chiesa Cattolica, accogliendo Giovanni Paolo II nel 2001 ad Atene, inviando una Delegazione ufficiale al Vaticano nel 2002, rendendo personalmente omaggio alla salma del defunto Pontefice nel 2005 e realizzando la prima storica visita ufficiale di un Primate della Chiesa di Grecia al Vaticano al nuovo Papa Benedetto XVI.

Aveva già visitato tutte le Chiese Ortodosse portando il messaggio di pace, unità e fraternità e aveva favorito il dialogo con la Chiesa di Roma, le relazioni con il Consiglio Ecumenico delle Chiese (WCC) e la Conferenza delle Chiese Europee (KEK). Nella sua lungimiranza aveva fondato subito dopo la sua elezione a Primate l’Ufficio della Rappresentanza della Chiesa di Grecia presso le Istituzione Europee a Bruxelles e aveva lottato per l’introduzione del riferimento alle radici cristiane nella Costituzione Europea.

Stimato e ammirato dai suoi fedeli, riconosciuto e apprezzato dai suoi avversari, ha segnato profondamente la storia del suo tempo, del suo paese e della sua Chiesa come Leader di livello internazionale. Fu criticato ingiustamente come tradizionalista, ma fu semplicemente fedele ai principi e ai valori del Vangelo di Cristo. Sostenendo le missioni della Chiesa nel mondo diede testimonianza di Cristo come unica verità in un mondo assetato di verità e deluso dai potenti di questo mondo.

Lascia dietro a sé una grande eredità spirituale, da imitare, da seguire, da completare! La Grecia, l’Ortodossia, i Cristiani e tutti gli uomini di buona volontà gli devono il riconoscimento di una vita spesa per l’Uomo, per la Fede, per la Speranza offerta per un mondo migliore, un mondo immerse in Dio-Amore! Eterna sit memoria sua!