CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 30 marzo 2007 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ringraziato questo venerdì per l’invito presentatogli dal Presidente dell’Ucraina, Viktor Yushchenko, a visitare il suo Paese.

Il Santo Padre ha espresso la sua gratitudine, pur non confermando la visita, in occasione della cerimonia per la consegna delle lettere credenziali da parte della nuova ambasciatrice di questo Paese presso la Santa Sede, la signora Tetiana Izhevska.

Nel suo discorso in francese, il Papa ha chiesto di esprimere al Presidente il suo “ringraziamento per il caloroso invito a visitare il vostro bel Paese”.

Dopo aver menzionato la visita pastorale realizzata dal suo precedessore, Papa Giovanni Paolo II, nel 2001, il Pontefice ha ricordato che l’Ucraina e la Santa Sede mantengono relazioni diplomatiche da 15 anni.

Secondo il Papa, nel Paese c’è “un buon clima di relazioni tra le autorità pubbliche e le chiese e comunità ecclesiali che vivono in Ucraina”.

“I credenti godono nel vostro Paese di libertà religiosa, che è una dimensione essenziale della libertà dell’essere umano e quindi un’espressione fondamentale della sua dignità”, ha constatato.

“In base a un’appropriata distinzione di responsabilità proprie della sfera religiosa e della sfera civile, lo Stato riconosce i vari culti e le varie confessioni religiose, e assicura loro gli stessi diritti davanti alla legge, permettendo in questo modo a ciascuno di trovare il proprio posto nella società ucraina e di svolgere un ruolo specifico per il bene di tutta la Nazione”, ha affermato il Vescovo di Roma.

Dei quasi 47 milioni di abitanti dell’Ucraina, il 9,78% è rappresentato da cattolici, di rito orientale e latino. La maggioranza della popolazione è ortodossa.