Comunione e Liberazione in udienza dal Pontefice

ROMA, giovedì, 22 marzo 2007 (ZENIT.org).- In occasione del 25° anniversario del riconoscimento pontificio della Fraternità di Comunione e Liberazione (Cl), Benedetto XVI ha concesso un’udienza particolare a tutto il movimento, che si svolgerà sabato 24 marzo, in Piazza San Pietro, a Roma.

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Per annunciare l’evento, in una lettera inviata a tutti gli aderenti al movimento don Julián Carrón scrive: “Tutti noi siamo ben consapevoli dell’importanza della figura del Successore di Pietro per la vita della Chiesa. In lui abbiamo il punto di riferimento incrollabile della nostra fede, senza il quale essa decadrebbe in una delle tante varianti ideologiche che dominano il mondo”.

“La potenza dello Spirito, legata al suo ministero, è la garanzia della presenza di Cristo nella storia. È questa consapevolezza che ci deve portare tutti davanti al Santo Padre, con quella devozione di figli a cui siamo stati educati”, continua poi.

“Il nostro gesto – afferma il Presidente della Fraternità di Cl – vuole essere un riconoscimento di ciò che il Papa rappresenta per la nostra vita e un’espressione del nostro desiderio di seguirlo. Andare a Roma è un segno di adesione semplice e totale alla sua persona e al suo magistero, di cui siamo tanto grati”.

Don Carron ricorda inoltre che “Papa Benedetto ha avuto e ha un legame così singolare con la nostra storia che lo sentiamo particolarmente vicino. Ci conosce bene, così come conosceva bene don Giussani: tutti abbiamo avuto occasione di vederlo al suo funerale”.

“Questa conoscenza – continua il leader di Cl – ci permette di andare dal Santo Padre con la speranza certa che egli ci rivolga una parola che illumini la nostra strada, in questo momento così decisivo della nostra storia, di quella della Chiesa e del mondo”.

Don Carron ricorda poi il mandato di Papa Giovanni Paolo II, in occasione dell’udienza per il trentennale del movimento, nel 1984: “Andate in tutto il mondo a portare la verità, la bellezza e la pace, che si incontrano in Cristo Redentore”.

In conclusione, il dirigente di Cl invita tutti i membri del movimento a prepararsi a incontrare Benedetto XVI “domandando alla Madonna, nell’Angelus quotidiano, e a don Giussani una disponibilità tutta tesa ad ascoltarlo e a seguirlo”.

La Fraternità di Cl è stata fondata da don Luigi Giussani nel 1954 a partire dal Liceo classico “Berchet” di Milano, attraverso un’iniziativa di presenza cristiana chiamata Gioventù Studentesca (GS), con lo scopo di “elaborare una propria proposta culturale per la crescita dall’interno e dal basso nel mondo giovanile e studentesco”.

La sigla attuale di “Comunione e Liberazione” compare per la prima volta solo nel 1969, mentre il riconoscimento pontificio della Fraternità di Cl è avvenuto con un decreto del Pontificio Consiglio per i Laici dell’11 febbraio 1982.

Cl conta all’incirca 50.000 membri ed è presente in 64 Paesi. Essa sintetizza la convinzione che l’avvenimento cristiano, vissuto nella comunione, è il fondamento dell’autentica liberazione dell’uomo.

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ZENIT Staff

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